PAOLO PAGLIARO
Paolo Pagliaro

LECCE – Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia aderisce, insieme al Dipartimento Regionalismo, Federalismo e Identità Territoriale di FI, alla rete culturale di Sylos Labini.

«Sosterrò con convinzione ed entusiasmo ‘Cultura e identità’, la rete culturale lanciata dalle pagine del Giornale di oggi da Edoardo Sylos Labini di Forza Italia per la Cultura, le Identità territoriali e la Comunicazione nel centrodestra e catalizzare un consenso più ampio ed esteso nel panorama politico attraverso questi temi – dichiara Paolo Pagliaro – abbiamo intenzione di costruire una piattaforma di contenuti utili al nostro Paese, seguendo un percorso di partecipazione con tutti gli operatori interessati: giornalisti, editori, artisti e mondo universitario”, dichiara. “I settori sono molto ampi e ci consentiranno di redigere programmi tematici anche in materie connesse. Per esempio, i territori ed il loro rilancio sarà senza dubbio al centro delle attività: in un Paese multiculturale come l’Italia, significa puntare sulla valorizzazione degli usi e delle tradizioni locali proiettandone le peculiarità sul palcoscenico internazionale con proposte concrete per il turismo. L’associazione sarà anche una cassa di risonanza per il mondo dell’editoria e dell’informazione, nell’ambito del segmento della Comunicazione: si deve aprire un varco di dialogo con gli editori che stanno scontando un prezzo altissimo per il passaggio al digitale ed il nodo delle frequenze, il taglio dei finanziamenti statali e il calo delle pubblicità. I prodotti dell’interlocuzione potranno essere oggetto di proposta al governo nazionale, intraprendendo un cammino costruttivo per salvare centinaia di realtà. E ancora: la Cultura è un fiore all’occhiello del Paese ma i fondi scarseggiano. Bene, vogliamo mettere a disposizione della collettività un bagaglio di servizi utili, avvicinando l’offerta alla domanda: in particolare, è fondamentale che tutti i cittadini possano accedere facilmente alle opportunità dei fondi europei per la cultura. È un settore che ci sta particolarmente a cuore e da cui ripartire nella certezza che possa produrre economia e ricchezza, se ben indirizzato. Gli operatori della cultura devono essere messi nelle condizioni di fare rete, di incontrarsi, di avere dei luoghi di confronto che siano anche una vetrina per le loro necessità. Possiamo tornare ad essere più che competitivi con la sinistra del “vuoto renziano” – conclude Pagliaro – e mi auguro che il mondo della cultura, in modo assolutamente trasversale, risponda all’appello per ricostruire un’idea programmatica della grande e indiscussa Cultura italiana».

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