Paolo Pagliaro
Paolo Pagliaro

Il giorno dopo lo spoglio arriva puntuale il tempo per fare l’analisi politica dei risultati. Paolo Pagliaro dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia analizza così i dati regionali:

«Le elezioni regionali pugliesi hanno confermato due dati indiscutibili: Forza Italia è considerata dagli elettori come il partito di centrodestra per eccellenza, ma i cittadini ci chiedono unità con tutti i moderati, per costruire coalizioni competitive e vincenti. La vittoria di Emiliano – aggiunge – è il risultato di uno scollamento tra la politica e i cittadini, perché il primo partito è, inconfutabilmente, quello dell’astensionismo. Parte della protesta è stata assorbita anche dal Movimento 5 Stelle, ma se il centrodestra avesse messo in campo un progetto unitario, dopo dieci anni di malgoverno Vendoliano, dubito che ci sarebbe stato tanto spazio per altri. È un campanello d’allarme, questo, non solo per i liberali e i moderati ma per tutta la politica: è crescente la percezione dell’inutilità del voto perché “non cambia nulla”. Con il governo Renzi il disagio si è anche acuito: dalla riforma della scuola all’inedia nel formulare una riforma fiscale seria, alle bufale e agli slogan inefficaci; i cittadini non intravedono più nel voto uno strumento per il cambiamento. E così, la metà degli aventi diritto non ha votato domenica, il che ci impone di guardare avanti e cercare di costruire una nuova realtà in grado di conquistare la fiducia di tutti i moderati alternativi alla sinistra. Una realtà che non tema l’apertura alla società civile, a nuove energie capaci e competenti con cui avviare un percorso di rilancio concreto della politica e del Paese. In Puglia, il coordinatore regionale Luigi Vitali e la senatrice Adriana Poli Bortone ha fatto un lavoro straordinario in pochissime settimane e per questo vanno ringraziatati. Ma gli elettori non hanno perdonato le divisioni, certamente non volute da Forza Italia. Adesso – conclude Pagliaro – è il momento per cominciare a lavorare per il futuro e con un leader come Silvio Berlusconi rifonderemo un grande centrodestra, liberale e riformista, popolare e moderno, a servizio dei cittadini». 

 

 

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