selfie Moscardelli-Baldieri generazione di fenomeniLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Un semplice selfie come se ne fanno ormai tanti, pubblicato su facebook, e guardandolo la mente vola a imprese calcistiche degne di fenomeni. Se poi quei fenomeni hanno indossato la maglia del Lecce in epoche assai differenti, beh, il viaggio tra i ricordi del tifoso si fa più dolce e romantico. È ciò che è successo vedendo seduti uno accanto all’altro Paolo Baldieri e Davide Moscardelli, due bomber che con addosso la maglia giallorossa di reti ne hanno fatte e che sono entrati di diritto nei cuori di tantissimi supporters leccesi.

Il selfie li ritrae affianco nel centro di Lecce dove Baldieri ha avviato una fiorente attività commerciale, frutto della sua scelta di vita di restare a vivere nel capoluogo salntino. Ad accomunarlo con il “bomber” per anotonomasia c’è la fede sportiva che li vuole rigorosamente romanisti (quindi sempre di giallorosso si parla…) e su di giri dopo la vittoria della “Maggica” (rigorosamente con due “g” alla romana…) nel derby contro la Lazio che ha fatto gioire chi come loro resta un fan sfegatato di Totti e compagni.

Ma a guardare la foto non si può non ripensare alle tante reti che entrambi hanno realizzato con la maglia del Lecce. Moscardelli è stato addirittura il principe dei goleador stagionale con le sue 15 marcature che gli hanno garantito la simpatia e l’adorazione di larghe fasce di tifosi. I suoi gol sono spesso stati importanti ma anche spettacolari ed hanno rso un tantino meno amaro il campionato del club salentino.

Baldieri e MoscardelliPaolo Baldieri, ex bestia nera quando affrontava il Lecce da avversario segnando spesso e volentieri a quella che anni dopo sarebbe diventata la sua squadra, scelse Lecce quando a reggere le redini della società c’era ancora il compianto presidente Franco Jurlano col diesse Mimmo Cataldo ed il logo dell’U.S. Lecce era quello del lupo stilizzato sotto ad un leccio. Nel suo palmares può vantare una promozione in Serie A con Bruno “Maciste” Bolchi in panchina segnata da quella che è ormai la leggendaria staffetta che il tecnico gli faceva fare a gare in corso con Antonio Rizzolo, il mitico “Rizzo-gol” che spianò la strada al salto di categoria della formazione salentina.

Vent’anni e passa separano le loro gesta e le loro gioie regalate alla tifoseria leccese. Generazioni diverse, figlie di un diverso modo di interpretare il calcio, ma accomunate dall’identico attaccamento ai colori sociali. E, non a caso, la didascalia che accompagna l’immagine pubblicata sul popolare social recita: “…la cosa che ci accomuna è che le nostre maglie bisognava lavarle un paio di volte… finita la partita!! Grande bomber“. Grandi ambedue ci sentiamo di dire…

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