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Marcus Diniz, difensore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Timido, silenzioso e di poche parole fuori dal campo, ma con il pallone tra i piedi si trasforma in un’altra persona, un vero leader carismatico per il reparto arretrato del Lecce.  Marcus Diniz è fatto così e spera, dopo il lungo periodo buio per l’infortunio al piede destro ormai del tutto alle spalle, di continuare ad aiutare i giallorossi verso la “disperata” lotta per la serie B: “È stato un periodo difficile per me, ma ora sono felice  -spiega il 27enne difensore centrale brasiliano adattabile a terzino destro- perchè sono ritornato e sono molto contento per quello che sto facendo. Voglio continuare, però, ad aiutare la squadra a fare bene. Il mio infortunio? Era un problema raro nel mondo del calcio, che può durare anche un anno intero. Ho fatto la cura giusta, anche grazie al dottore, ed è un problema che ho risolto  prima del previsto”.

ANNI TOSTI –  Due finali playoff perse di fila e tanta rabbia e delusione: “Questi ultimi due anni sono stati molto difficili per noi, perchè non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi. Questo è il terzo anno che ci proviamo e lotteremo fino alla fine. Serie B diretta? Undici punti di distacco dalla capolista sono troppi, ma pensiamo partita dopo partita e tra un mese vediamo. Fino a quando la matematica non ci condanna noi dobbiamo dare il massimo…”.

BOLLINI, IL MOTIVATORE  –  L’arrivo del tecnico di Poggio Rusco ha portato nuova linfa e voglia di fare: “Il mister ha portato molto entusiasmo e voglia di vincere; una  nuova mentalità vincente. Ora siamo più attenti e cattivi da ogni punto di vista. Prima facevamo le cose in maniera più ‘moscia’, ma in queste ultime tre partite abbiamo visto un Lecce totalmente diverso da quello precedente”.
 
TRITTICO TERRIBILE –  Le prossime tre partite, con Casertana, Juve Stabia e Salernitana, saranno fondamentali per il percorso nel Lecce nel girone C: “Ogni gara ha la sua storia e sappiamo che con  queste tre squadre non sarà facile, ma se continuano così e con questa mentalità possiamo batterle. Oggi ci sono le piccole che mettono in difficoltà le grandi, non lo so perché con le piccole abbiamo fatto meno bene e non si deve mai abbassare la guardia”.

LA CONCORRENZA – In squadra per un posto da titolare c’è tanto da lottare: “Se sento il fiato sul collo di Vinetot che vuole giocare? No, Kevin è un amico e compagno di reparto, abbiamo giocato anche insieme e la concorrenza è sana. Chi sarà in panchina tiferà per chi gioca. Il nostro unico obiettivo è quello di andare in serie B”.
 
LA CASERTANA – Domenica i giallorossi, alle ore 16, se la dovranno vedere in trasferta con i campani: “La Casertana è una buona squadra in un ambiente caldo, ma noi scenderemo in campo per fare risultato. La nostra partita la faremo, rispettando quello che ci dirà il mister e siamo pronti per domenica”.

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