logo MessinaLECCE (di Italo Aromolo e Gabriele De Pandis) – Quel 3-1 subito al “San Filippo” fu il primo boccone amaro della stagione. Il Messina, per l’altalenante Lecce di questa stagione, rappresentò il primo passo a vuoto, maturato però nella giornata dell’inizio dell’ascesa di Davide Moscardelli, autore dell’illusorio vantaggio salentino in terra siciliana. Proprio il “Mosca”, divenuto nel frattempo il vero leader del Lecce, cercherà di suonare la carica in vista di una partita che dovrà cancellare l’onta della brutta sconfitta del match d’andata. Di fronte però ci sarà il Messina guidato da Gianluca Grassadonia che vorrà vender cara la pelle e arriverà nel Salento con intenti battaglieri: la posizione in classifica non è di quelle da ultima spiaggia e l’obiettivo di una salvezza da raggiungere senza le palpitazioni dei play-out è alla portata della compagine peloritana.

L’andamento: alla ricerca di punti-salvezza. Il Messina, sedicesimo a 25 punti in coabitazione col Melfi (che pero ha già giocato la sua partita perdendo col Benevento) verrà a Lecce per cercare di strappare almeno un punto che lo porterebbe fuori dalla zona spareggi promozione, a discapito proprio dei lucani. La vittoria all’andata contro il Lecce, successo che aprì il periodo altalenante della gestione Lerda, fu l’estremo di una mini-serie di quattro risultati utili che regalò il decimo posto ai peloritani, toccato dopo il pari col Melfi alla decima giornata. Cinque pareggi nelle successive sette partite portarono il Messina a ridosso della zona play-out, raggiunta poi dopo la sconfitta contro la Salernitana alla diciottesima giornata. La vittoria col Savoia ed il pari di Aprilia contro la Lupa Roma, intervallati dal passaggio a vuoto casalingo col Barletta dettero respiro ai ragazzi di Grassadonia, in zona di galleggiamento poi soltanto dopo l’eroica vittoria per 4-1 nel Derby dello Stretto contro la Reggina. Il successo contro i rivali di sempre fu però il preludio all’ennesima caduta nei bassifondi della classifica, sempre però con l’uscita ben in vista. Il Messina arriverà quindi a Lecce con il ben poco invidiabile ruolino di marcia di un punto nelle ultime tre partite: solo il pari di Pagani ha permesso un passetto in più in avanti tra le campagne fallimentari di Matera e Caserta.

Corona Messina
Giorgio Corona (foto fonte web)

I tre top player: Corona senza età, solo gol belli per Orlando. Nel campionato dei giovani per eccellenza, l’esperienza del “grande vecchio” Giorgio Corona sta tenendo a galla le speranze salvezza di un Messina assolutamente dipendente dal suo attaccante principe (autore di 9 dei 27 gol realizzati dai peloritani, di cui ben 4 nelle ultime 5 partite). L’intramontabile bomber palermitano, 41 anni da compiere a giugno, ha già colpito e ferito il Lecce nella sfida di andata, quando sfoderò una prestazione sontuosa fruttatagli il gol del 2-1. Nella stessa gara, toccò a Luca Orlando realizzare il momentaneo gol del pareggio, che dopo soli quindici secondi del secondo tempo interrompeva l’imbattibilità della porta di Nicholas Caglioni. L’ex ariete dell’Aversa Normanna è uno specialista delle giocate di classe, come dimostrano il tiro al volo da trenta metri che ha accorciato le distanze nell’ultima gara a Caserta (3-1) o il colpo di tacco che ad inizio stagione regalò il derby con la Reggina. A completare un tridente di categoria superiore, ecco la punta Marcos Aurelio De Paula, ex promessa del calcio italiano con la maglia del Chievo Verona, club con la quale ha anche esordito e segnato in Serie A. Condizionato da due gravi infortuni al ginocchio, il 31enne ha girovagato in prestito tra Padova, Bari, Vercelli e Lumezzane prima di approdare alla corte di mister Grassadonia nella sessione di calciomercato appena conclusa.

Il mercato e le ultime news: De Paula+Mancini iniezione fantasia. Il neo-diesse Danilo Pagni ha incrementato il tasso di fantasia della rosa ingaggiando anche Manuel Mancini, esperto trequartista con quasi 200 presenze in Serie C. L’ex folletto della Salernitana, nel Salento già con la maglia del Gallipoli ai tempi dell’epopea della Serie B, si è già integrato molto bene nei meccanismi tattici di mister Grassadonia: da cinque partite ricopre in pianta stabile il ruolo di mezz’ala sinistra nel 4-3-3 del tecnico campano. Ceduto l’ex Lecce Sasa Bjelanovic al Pordenone, la campagna rafforzamenti del Messina si è completata con gli arrivi del terzino napoletano Erminio Rullo, prelevato proprio dal Lecce l’ultimo giorno di mercato, e del giovane esterno Srdjan Spiridinovic, 21enne austro-serbo in prestito dal Vicenza. Nella sfida di lunedì sera dovrebbero partire dal primo minuto i tre neo-giallorossi Mancini, De Paula e Rullo, mentre si prospetta l’attesa della panchina per Spiridinovic. Molto, ad ogni modo, dipenderà dal sistema di gioco che adotterà mister Grassadonia: nell’ultima gara contro la Casertana, il tecnico dei siciliani ha sconfessato il collaudato 4-3-3 per virare su un più coperto 3-5-2. Sono giorni di prove, ripensamenti e turbamenti per il tecnico campano, alla ricerca del giusta formula per risollevare il Messina dalla mini-crisi e guidarlo verso il traguardo minimo della salvezza.

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