i-calciatori-piu-belli-mondiali-620x400
Calcio e donne

LECCE (di Carmen Tommasi) – Tifano, si sbracciano, gioiscono, sperano e sognano. E con il fuorigioco, alcune di loro, non hanno alcun problema. Chi pensa e sostiene che il calcio sia per soli uomini si sbaglia di grosso, perché le donne ormai amano immensamente questo sport. Lo seguono davanti al televisore e sempre più numerose lo fanno dagli spalti per tifare, incoraggiare e, a volte, strigliare la loro squadra del cuore. Certo, non tutte hanno la giusta familiarità con i moduli tattici e non tutte possono essere delle esperte a 360 gradi, ma mai generalizzare perché in alcune circostanze ci può essere anche l’uomo incompetente, non all’altezza e non appassionato.

casi-2
Il portiere Casillas e la giornalista Carbonero

Essere donne, anche nel 2015, in alcuni campi non è mai stato facile e figuriamoci in quello del calcio dove c’è ancora la sedimentata credenza che per tifare, lavorare o meglio per scrivere di calcio bisogna aver calcato con i propri scarpini quel “magico” rettangolo verde. Ma questa sembra essere una teoria tutta Made in Italy e poco importa se una qualunque giornalista, ma anche una semplice appassionata, risponderà che due dei più grandi allenatori della storia del calcio, Arrigo Sacchi e Josè Mourinho, i manti erbosi da giocatori li hanno calcati a malapena e non comunque ad alti livelli. “Non ha giocato a calcio, quindi, non può essere pienamente credibile. Chissà perché fa questo mestiere. Per quale motivazione tifa?”: sono queste le domande ricorrenti che si pongono gli scettici. “Forse perché sono ammaliate dagli occhi principeschi di Claudio Marchisio o dagli addominali scolpiti di Edison Cavani?”, queste alcune delle possibili risposte alle medesime domande. Sembra banale, riduttivo e forse anche “anacronistico” tutto questo, ma la realtà in alcune circostanze è proprio questa.

Zlatan Ibrahimovic_2
Zlatan Ibrahimovic

E poi, c’è un grande campione del calibro di Zlatan Ibrahimovic che rivolgendosi ad una nota giornalista, in diretta tv nel post partita, lanciandole l’elastico le dice: “Che caz..  guardi, vai a cucinare…”: questo ai tempi in cui l’attaccante svedese giocava nel Milan nel marzo 2012 (e non è stato l’unico episodio). Eh sì, forse “Ibra” non aveva tutti i torti; una donna, o meglio una professionista, deve saper anche cucinare, ma può farlo davanti alla tv accesa durante una partita di Champions o semplicemente davanti ad una tastiera nel commentare e giudicare le sue prestazioni. O anche con un microfono in mano.

Donne non fatevi spezzare le ali, il calcio è amore, passione, irrazionalità, dedizione e può essere anche un mestiere: non fatevi dire da nessuno che non siete all’altezza, potete anche non esserlo, ma potrebbero non esserlo loro. Lottate, gioite con loro, per loro e la vittoria finale sarà ancora più bella.

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.