Antonio Tesoro in giacca
Antonio Tesoro, diesse U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Ascolta con attenzione,  in alcuni casi commenta a bassa voce, a tratti sorride,  ritorna serio e continua ad ascoltare con curiosità le parole del presidente e padre Savino Tesoro. Tesoro junior ha vissuto così la lunga e accesa conferenza stampa in cui il numero uno giallorosso ha comunicato la decisione di lasciare il Lecce a fine stagione. A pochi metri dal direttore sportivo, alla sua destra, c’è la madre Maria: la first lady segue con attenzione le parole del marito, lei che è si è  appassionata e innamorata del Lecce e del Salento fin da subito. Lei che, in assoluto silenzio, nel corso del fitto discorso del patron abbassa lo sguardo per non far trasparire gli occhi lucidi ed emozionati. Perché sa che sicuramente il Lecce mancherà un po’ a tutta la famiglia, nonostante la decisone di “lasciare” sia stata definita irrevocabile dal presidente originario di Spinazzola.  Decisione questa condivisa con immenso dispiacere anche da Maria Tesoro che è riuscita a far tifare per i colori giallorossi, anche la sua anziana e pimpante madre.

Savino Tesoro mani in alto
Savino Tesoro, presidente U.S. Lecce

“IL NUMERO UNO” – Il numero uno dei salentini, poi, scende nei particolari, parla del direttore sportivo e la fa elogiando il suo operato nei circa 31 mesi di gestione: “Mio figlio? Io parlo con i fatti, con cognizione di causa e dico che lui è il numero uno, è bravo. Ditemi quali acquisti abbiamo sbagliato. Con quale metro di giudizio lo giudicate, forse solo perché vi è antipatico? Quali sono i giocatori sbagliati…, ditemelo. All’inizio di quest’anno -continua Savino Tesoro- ditemi chi di voi ha pensato che non avessimo allestito una squadra di alto rango. Alla rosa dell’anno scorso, più del 70 per cento dei giocatori, abbiamo aggiunto Mannini, Moscardelli e Carrozza…, dov’è l’errore? Noi non potevo prevedere che qualcuno non rendesse secondo le aspettative o che qualcuno si infortunasse…, non si può leggere nel cervello dei calciatori che sono prima uomini e poi dei professionisti…”.

IN VIAGGIO PER PAGANI – Un addio al club di Piazza Mazzini, quindi, annunciato, ma ciò che conta è che il patron è il primo a credere che la squadra possa centrare, seppur con tutti gli ostacoli del caso e della classifica non delle più rosee, ancora l’obiettivo prefissato ad inizio stagione. Così come ci crede anche il direttore sportivo che domani sarà a Pagani a seguire Bogliacino e soci nella difficile trasferta contro i bianco-stellati. La seconda gara dell’era Alberto Bollini e come il proprietario dell’U.S. Lecce ripete “cercheremo di vincerle tutte da qui alla fine: basta chiacchiere, parliamo di calcio”.  Giusto così e ora che si parli solo di calcio giocato: basta chiacchiere.

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