DSC_1345LECCE (di Massimiliano Cassone) – Alberto Bollini, il nuovo allenatore giallorosso, insieme agli arrivi dei calciatori Eric Herrera, Tommaso Scuffia, Gianluca Di Chiara, Andrea Beduschi, Carlos Apna Embalo, Jacopo Manconi, Gustavo Di Mauro Vagenin e Stefano Pino indicano un’inversione strategica della dirigenza del Lecce che punta sulla linea verde e per la prima volta si lega ad un allenatore non solo per la stagione in corso ma anche per la successiva. Che sia questa la volta buona? È arrivato il momento in cui i Tesoro, stanchi delle delusioni, cambiano tattica e invece di lasciare raddoppiano e pensano già al futuro? Interrogativi forti che troveranno risposta soltanto nel tempo a venire. Durante la presentazione mister Bollini, quando gli è stato chiesto quale fosse lo staff che lo avrebbe accompagnato, ha parlato di due figure di sua fiducia, il suo secondo ed un’altra persona che completerà l’organigramma tecnico. E qui sorge spontanea l’altra domanda: questo personaggio, di cui non conosciamo ancora il nome, farà da collante tra allenatore, calciatori e società? Sarà simile ad un Direttore Generale, oppure sarà un tattico al servizio del tecnico di Poggio Rusco? Anche qui sarà il tempo a dare le dovute risposte. Tutti insieme, tifosi, società, squadra e stampa devono marciare uniti per sperare di uscire da questa situazione; bisogna remare nella stessa direzione, non c’è altra soluzione.

i tesoroSocietà e futuro – Ora bisogna stare sereni. Il primo posto non può essere più raggiunto perché, anche se la matematica non ha ancora emesso verdetti, è necessario essere realisti, i play-off però sono ad uno schioppo e bisogna tentare di agguantarli. Il Lecce, crisi e problemi a parte, ha i numeri per giocarsi la possibilità di andare in Serie B; sia la famiglia Tesoro ora a spiegare cosa succederà se l’obiettivo verrà fallito anche quest’anno. Continuerà? Vista la strategia attuata in questa sessione di mercato e con l’avvento di Bollini, la risposta sembrerebbe essere un “sì”. Se poi lassù, negli uffici nel quartier generale, finalmente decideranno di completare l’organico societario con una figura importante che possa far fare il presidente a Savino ed il Direttore sportivo ad Antonio, allora potremo dire che ce la stanno mettendo tutta. Aspettiamo, ci vuole un altro po’ di pazienza. E se i Tesoro decidessero di lasciare? Siamo certi che “qualcuno” si farebbe avanti per rilevare la società, anche se nessuno può assicurarci che potrebbe far meglio dell’attuale gestione (basti pensare a tutte le critiche e le contestazioni che si facevano in Serie A quando nessuno poteva immaginare di sprofondare in Serie C).

Curva Nord tifosi LecceTifosi – In questo particolare momento storico del club di Piazza Mazzini i tifosi dovrebbero compattarsi e mettere da parte ogni astio, dubbio o paura. La squadra, per uscire fuori dal pantano, ha bisogno del cosiddetto e sempre prezioso supporto del 12° uomo in campo. Bando alla ciance, tifare significa amare e amare molte volte è sinonimo di soffrire. Bisogna smetterla di litigare sui social, imprecare contro la società, contro i calciatori, contro la Lega Pro, la Lega e gli arbitri. Bisogna restare sereni e tifare, amando la maglia e capendo il momento. I Semeraro non ci sono più, quell’idea di calcio aziendalistico è oramai tramontata nel capoluogo salentino. Ora c’è questa dirigenza che, seppure tra mille errori e mancanze, sta investendo moltissimo per tentare di riacciuffare quella categoria perduta in tribunale a causa dei malaugurati eventi che tutti conosciamo. Ora il Lecce è in difficoltà come forse non lo è stato mai negli ultimi trent’anni; è inutile che ogni giorno si stia lì a criticare la società: non giova a nulla anzi, se servisse a portare il Lecce in B, saremmo i primi a farlo. Detto ciò, non significa che bisogna subire inermi gli atteggiamenti della squadra come quelli visto a Reggio Calabria; bisogna criticare in maniera educata ed aspettare che il vento cambi. Poi, e lo ripetiamo da diversi mesi, se ci sono cordate di imprenditori facoltosi che pensano di poter fare meglio dell’attuale proprietà si facciano avanti. Siano consapevoli però che saranno criticati senza misura, così com’è stato con Semeraro, ancor prima con Jurlano ed oggi con i Tesoro; perché il leccese (medio) è così, critica a prescindere che si tratti di A, B o Lega Pro. Per il tifoso vero, invece, tifare significa solo amare, indipendentemente dalla categoria.

Stampa – Molte volte siamo costretti a scrivere quel che non ci piace, perché bisogna sempre raccontare la verità, in ogni caso; ciò però non significa essere astiosi, sarcastici ed antagonisti nei confronti di una situazione che non è certo delle più rosee. Ovviamente ognuno di noi deve tener conto che avere una penna in mano è come avere un’arma che può scatenare comportamenti poco consoni allo spirito sportivo. Bisogna criticare in giuste dosi e stringersi intorno alla squadra. Il Lecce ha bisogno anche della stampa ed i tifosi hanno bisogno di leggere le emozioni e le speranze, non solo le negatività e le previsioni nefaste.Lecce in gruppo

Calciatori – Devono smetterla di fare le “signorine”; hanno epurato Lerda, con Pagliari non hanno saputo sterzare, ora c’è mister Bollini. Devono lavorare e seguirlo a testa bassa durante gli allenamenti, a testa alta e petto in fuori in campo durante le partite, tornare ad essere umili e meno spocchiosi. Le maggiori colpe di quest’altra annata sciagurata gli sono attribuibili: sono loro che giocano e spesso mollano di fronte alla prima difficoltà. Sveglia ragazzi. È finito il letargo. È giunta (quasi) primavera: sveglia!

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