LECCE (di M.Cassone) – Sala Stampa “Sergio Vantaggiato” gremita nel primo pomeriggio per accogliere e conoscere Alberto Bollini, il nuovo allenatore giallorosso che subentra a Dino Pagliari dopo la brevissima parentesi. Classe ’66, giovane tra i giovani (visto il cambio di tendenza della rosa del Lecce), il mister di Poggio Rusco arriva dalla Lazio dove ha vinto due campionati Primavera ed esser stato secondo di Reja nel 2014. Bollini ha subito detto il fatidico “Sì” ad Antonio Tesoro nella nottata tra domenica e lunedì; d’altronde la società aveva dato il benservito a Dino Pagliari subito dopo il triplice fischio di Reggio Calabria. Per poter firmare il contratto con il Lecce, il mister, ha dovuto fare la voce grossa con Lotito che non voleva liberarlo anche se del suo ormai ex datore di lavoro dice: “Con Lotito c’è sempre stato un ottimo rapporto; mi vuole bene ma questa per me è una grande occasione e non potevo dire di no”.

Visibilmente emozionato ha esordito salutando tutti dicendosi fiero di essere stato scelto dal Lecce:

“Il tempo a disposizione non è moltissimo ma ci sono 15 partite e cercheremo di fare del nostro meglio. Non vivremo con l’assillo del risultato ma lavoreremo con impegno, serietà ed entusiasmo, guardando in prospettiva. Qui a Lecce ho trovato tanto entusiasmo, si respira calcio ovunque. Il modulo? Mi piace il 4-3-3 ma non ne faccio mai una questione di numeri. L’importante è capire due concetti fondamentali; bisogna parlare di due fasi quella difensiva e quella offensiva, noi dobbiamo imparare a fare entrambe, successivamente bisognerà imparare a cambiare modulo in partita. Miccoli e Moscardelli? Sono due grandi giocatori, il loro curriculum parla per loro, bisogna dire grazie ad entrambi per ciò che hanno dato al calcio; Moscardelli ha segnato il 33% dei gol del Lecce e Miccoli sappiamo chi è, saranno proprio loro due a dover dare il giusto esempio ai compagni. Ci alleneremo una volta al giorno quasi sempre e saranno a porte aperte, tranne la vigilia perché non vorremo svelare le mosse tattiche”.

Poi conclude rispondendo alla domanda sullo staff tecnico: “Qui ho trovato tanta professionalità e manterremo quella. Io alla società ho chiesto due miei collaboratori, uno sarà il mio secondo e l’altro una persona di mia fiducia che andrà a completare lo staff tecnico; non svelo i loro nomi perché aspetto che firmino i contratti”.

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