Reggio CalabriaLECCE (di Tommaso Micelli e Italo Aromolo) – Situata all’estremo lembo della punta dello Stivale, Reggio Calabria è una meta spesso sottovalutata dai viaggiatori che la identificano semplicemente come un punto di passaggio verso le coste della Sicilia. Questa città, come tutta la regione di cui è stata in passato capoluogo, offre grandi opportunità per chiunque sia alla ricerca di una destinazione che offra, al tempo stesso, attrattive paesaggistiche e storico-culturali oltre che gastronomiche.

Storia – La storia di Reggio Calabria si intreccia con la mitologia greca: secondo una delle leggende narrate, l’eroe greco Eracle, di ritorno da Troia dove aveva combattuto la guerra, si recò in Magna Grecia e fondò la città calabrese guidato dal responso dell’Oracolo di Delfi. Mitologia a parte, le prime testimonianze storicamente accertate ci dicono che Reggio Calabria, intorno al settimo secolo avanti Cristo, fu tra i primi insediamenti fondati dai Greci sulla penisola calabrese. Il nome di Reggio deriva dal greco “Regniumi” che, nel suo significato di “spezzare”, vuol ricordare la scissione geologica tra Calabria e Sicilia. Dopo la dominazione greca, la città divenne alleata di Roma e, caduto l’impero, fu assoggettata ai bizantini. Nel Medioevo entrò a far parte del Regno delle Due Sicilie e la sua popolazione fu falcidiata da una serie di calamità: l’epidemia di peste del 1743 e il terremoto del 1783. Un altro terremoto, che viene ricordato come la più grande disgrazia che abbia mai colpito la città, è quello che nel 1908, seguito da un violentissimo tsunami, causò decine di migliaia di morti.

Reggio Calabria Bronzi di RiaceDa vedere – Un autentico capolavoro archeologico ha reso celebre Reggio Calabria ed i suoi dintorni agli occhi del mondo. Parliamo dei celeberrimi Bronzi di Riace, due statue bronzee rinvenute nel 1972 nelle acque joniche antistanti la piccola cittadina calabrese da cui prendono il nome. Si tratta di due guerrieri di provenienza greca databili attorno al V secolo a.C. In considerazione del periodo storico in cui sono stati lavorati, i due ritrovamenti rappresentano un’eccezionale dimostrazione di abilità per tecniche di fusione utilizzate ed impeccabile rispetto delle proporzioni corporee che trasmettono un incredibile senso di vigore dall’alto dei loro due metri d’altezza. Per chiunque voglia ammirarli, i due bronzi sono attualmente custoditi presso il Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria.

lungomare Reggio CalabriaSpiagge e mare –Il chilometro più bello d’Italia“: così un entusiasta Gabriele D’Annunzio definiva il lungomare di Reggio Calabria. Passeggiando lungo i 1700 metri che si affacciano sullo Stretto, si possono ammirare numerose bellezze di specie vegetali ad opere architettoniche storicamente rilevanti come monumenti commemorativi, antichi palazzi in stile liberty e una fontana monumentale. Intitolato all’ex sindaco Falco Matà, il suo interesse è rafforzato dalla presenza di alcuni siti archeologici come mura di cinta e impianti termali risalenti al periodo greco-romano.

Gastronomia – La cucina reggina, come quella calabrese in generale, costituisce un autentico paradiso per gli amanti dei sapori piccanti: l’uso del peperoncino è infatti la principale peculiarità gastronomica di questa zona. Il piatto tipico per eccellenza è la Rosamarina, anche conosciuta come Caviale del Sud: una salsa a base di acciughe e peperoncino da gustare spalmata su bruschette o come condimento di un piatto di spaghetti, magari accompagnati da un buon bicchiere di vino. Per gli amanti della buona cucina, da non perdere anche la degustazione di formaggi tradizionali, olii di produzione locale e salumi di ogni tipo tra cui spiccano ‘nduja e soppressata.stadio Granillo

Lo Stadio – Situato a sud della città di Reggio Calabria, lo stadio “Oreste Granillo” prende il nome dal presidente della prima promozione della Reggina in Serie B. Il “Granillo”, che è stato utilizzato anche dalla squadra dell’Hinterreggio in occasione del campionato disputato in Lega Pro di Seconda Divisione, offre un’ottima visuale da tutti gli oltre 27.000 posti grazie all’assenza della pista d’atletica, il che permette di sedere in posizione ravvicinata rispetto al campo.

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