Matera CalcioLECCE (di Italo Aromolo) – Ci sono rivelazioni e rivelazioni. Le squadre che, come il Frosinone in Serie B o la Lupa Roma in Lega Pro, macinano punti sull’entusiasmo d’inizio campionato ma si sgonfiano poi a lungo andare e quelle che, come l’Empoli in Serie A, o il Carpi in Serie B, si costruiscono una solidissima identità di gioco per tutta la durata del torneo, sognando e magari realizzando traguardi all’apparenza impensabili. Il Matera, odierno avversario del Lecce, appartiene indubbiamente alla seconda definizione. La compagine allenata da mister Gaetano Auteri, che fino a qualche mese fa vivacchiava nell’anonimato della Serie D, oggi è in piena corsa per un posto nei play-off, occupando la settima posizione in classifica con 35 punti ed esprimendo un calcio vivace ed efficace che metterà a dura prova la compattezza della banda allenata da Dino Pagliari.

Il cammino fin qui: se non puoi batterli… Lo 0-0 della gara di andata era stato il prequel del bel lungometraggio che sta portando in scena la formazione lucana, imbattuta da ben 9 partite. Perdere poco (appena 4 gare, peggio delle sole Benevento e Salernitana) e subire altrettanto poco (17 reti, seconda miglior difesa) sembrano essere i connotati principali di questo Matera, che ha saputo interpretare alla perfezione il vestito tattico cucitogli dall’ex tecnico del Gallipoli: un 3-4-3 elasticamente più o meno offensivo a seconda delle fasi del match. L’ultimo kappaò risale al 9 novembre 2014: mentre il Lecce espugnava il campo dell’Aversa Normanna, la Vigor Lamezia affossava la squadra di Auteri per la quarta volta nelle ultime 6 partite e ne apriva ufficialmente la crisi. In quel frangente del campionato, quando la parabola discendente pareva scontata, è emerso il carattere, la qualità ma soprattutto l’esperienza (età media di 26,4 anni, tra le maggiori) di una squadra che da lì in poi avrebbe messo insieme la bellezza di 4 vittorie e 5 pareggi, andando a vincere contro avversari ostici come la Juve Stabia (3-1 nell’ultimo turno) e sfiorando il successo nella tana della capolista Benevento (3-3).

stadio MateraI trascinatori: ecco i 3 top-player. Un difensore goleador, un centrocampista dai tempi d’inserimento felini e un’ala precisa sotto porta rappresentano la colonna vertebrale del Matera 2014/’15. Parliamo di Tiziano Mucciante, Gaetano Iannini ed Antonio Letizia: nonostante nessuno dei tre sia una attaccante di ruolo, hanno realizzato complessivamente 18 gol, circa i due terzi di quelli messi assieme dall’intera rosa materana (29). L’ex difensore del Cuneo, Mucciante, è uno specialista delle palle da fermo: corner e punizioni hanno fruttato quasi tutte le sue 5 reti in campionato, prima che un problema fisico lo abbia tenuto lontano dal campo nelle ultime settimane (non sarà pronto per il Lecce). Passato alla storia per le dieci giornate di squalifica comminategli due anni fa per insulti razzisti, capitan Iannini sta vivendo il suo personale magic-moment: nell’ultima gara contro lo Stabia ha realizzato una doppietta nel giro dei primi cinque minuti, facendo valere le sue ottime doti di tiratore scelto dalla distanza. La vera rivelazione di una rosa che annovera anche un paio di elementi ex Lecce (l’ex Berretti Stefano Pino e il cileno Nelson Bustamante) è però Antonio Letizia, tornante d’attacco che dalle polveri dell’Eccellenza (Montecorvino) e Serie D (Puteolana) è emerso fino a mettersi in mostra come uno dei migliori esterni di categoria, capace di andare a bersaglio per ben 6 volte nelle 19 partite giocate.

Il mercato: cambio di stagione in attacco. Se a gennaio saremo ancora in alto, non ci tireremo indietro e faremo investimenti importanti”. Il presidente Columella ha tenuto fede ad una delle più gettonate strategie di mercato e già nei primi giorni di gennaio ha messo mano al portafoglio piazzando un paio di colpi importanti: alla corte di mister Auteri sono arrivati gli attaccanti Mirko Carretta dal Martina Franca e Abdou Diop dalla Ternana. Il primo, che torna a Matera dopo le esperienze in IV Serie nel 2009 e nel 2012, metterà piede su quel prato che l’ha visto assoluto protagonista dell’ultimo incrocio tra Lecce e Martina, con gli itriani vittoriosi di misura proprio grazie ad un siluro dai trenta metri del tornante gallipolino. L’acquisto del senegalese Diop, ariete ventunenne di proprietà del Torino, è da leggere nell’ottica di quello che è stato il vero tallone d’Achille dei biancazzurri: l’assenza, cantata e decantata anche in casa Lecce, di un bomber da venti gol a stagione (l’unico attaccante puro ad andare a segno è stato Albadoro, fermo ad un solo centro). In uscita, si segnalano le cessioni eccellenti del portiere Paolo Baiocco, ex guardiano di Benevento e Reggina, e del talentuoso argentino ex Padova Matìas Cuffa, che ha rescisso il contratto dopo le sole 4 presenze (condite da un gol) in maglia lucana.Tifosi Matera

L’ambiente: invasione biancoblù. Un’autentica ondata di entusiasmo si è abbattuta sulla tifoseria materana in vista della trasferta nella vicina Lecce. La possibilità di conquistare il primo punto in terra salentina (il Matera ha sempre perso a Lecce in campionato, LEGGI QUI) o l’ ipotesi di sorpasso in classifica in caso di vittoria devono aver ingolosito non poco i sostenitori lucani, che sono accorsi in massa il botteghino e proveranno a colorare il settore ospiti del “Via del Mare” in oltre 400 unità.

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