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L’esultanza di Luigi Rana dopo l’1-0 al Galatina

NARDÒ (di Gabriele De Pandis) – Il fiore all’occhiello della campagna acquisti dell’ACD Nardò del presidente Fanuli è pronto ad essere decisivo nello sprint finale della seconda parte di stagione. Luigi Rana, attaccante che prima di Nardò, tra le altre, vanta le esperienze in Lega Pro con Barletta, Lamezia e Martina, è tornato a pieno regime dopo due infortuni che hanno reso balbettante il suo girone d’andata. Il gol di domenica nella sfida al vertice col Casarano, siglato con un diagonale secco, ha chiuso la corrida vinta dal Toro contro il fortissimo avversario rossoblù e rafforzato sempre più le quotazioni del bomber barese, sicuro protagonista del Nardò di mister Nicola Ragno insieme alle altre punte, arrivate a dicembre, Vicentin e Corvino.

Il derby di domenica scorsa ha portato un grande risultato. Quali sono state le chiavi della vittoria?

“Abbiamo raggiunto un bel successo. Sicuramente, il nostro segreto è stato preparare benissimo la partita in tutto l’arco della settimana; il mister è stato attento in ogni minimo particolare e noi non abbiamo fatto altro che seguire le sue indicazioni, sapendo dove colpire. Eravamo sicuri di far bene, anche dopo lo svantaggio la convinzione di far nostra non è mai scemata e abbiamo ribaltato il risultato. Alla fine, sul 3-1, abbiamo sprecato tante palle-gol e se fosse finita in goleada, nessuno avrebbe avuto niente da dire”.

La prossima giornata sarete impegnati ad Ostuni. Quante insidie nasconde una partita così, specie dopo la prestazione di domenica?

“Abbiamo archiviato la vittoria col Casarano e voltato pagina sin da subito. Ora siamo di fronte a quindici finali, da affrontare partita dopo partita; faremo il possibile e andremo ad Ostuni per vincere grazie alle nostre potenzialità e con i giusti accorgimenti adatti al caso”.

Rana Nardò
Luigi Rana in azione al “Capozza” di Casarano

Sei tornato al gol dopo un bel po’ di guai fisici. Come ti senti ora?

“Bene. Quest’anno ho avuto due infortuni brutti uno dietro l’altro, uno strappo alla coscia e la rottura di una clavicola: infortuni importanti risolti nel minor tempo possibile grazie al grande lavoro dell’equipe medica, e un po’ anche grazie anche a me; sono una persone che fa del lavoro il suo pane quotidiano e mi sono allenato bene anche durante la convalescenza”.

La corsa alla D si sta chiudendo alle sole compagini di testa. Chi la spunterà?

“Sarà una battaglia serrata fino alla fine. Il Vieste è primo e ci sta sopra, il Trani continua a vincere e la Virtus Francavilla è una squadra più che competitiva; in più Mola e Molfetta sono delle insidie che girano intorno. Secondo me, vincerà chi sbaglierà di meno in queste quindici partite”.

Hai avuto la possibilità di essere protagonista in Serie A col Bari nella stagione 2010-’11 (4 presenze ed un gol in Coppa Italia). Hai qualche rimpianto?

“No, non ho assolutamente nessun rimpianto. Affronto ogni stagione senza paura e con il piglio giusto. Nardò, rispetto a tante altre piazze di Eccellenza, è una grande realtà e qui ti senti protagonista più di tante altre parti, raccogliendo emozioni ogni domenica. Bisogna saper affrontare tutte le situazioni”.

Nardò rappresenta la tua seconda parentesi salentina dopo l’anno di Gallipoli. Qui c’è un Rana diverso…

“Senza dubbio. Il Rana di Gallipoli era un diciottenne immaturo, anche sul campo. Il Rana di Nardò è un calciatore completo che ha voglia di far tanto”.

Qual è il tuo obiettivo personale per questa stagione?

“Beh si spero di segnare il più possibile, ma l’obiettivo reale è vincere il campionato. Se vincessi il campionato con tre gol segnati in meno va benissimo!”

 

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