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L’espulsione di Puccio

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Prima partita dell’anno nuovo e ultima del girone di andata per il Lecce al Via del Mare. Con l’esonero di Franco Lerda e l’avvento di Dino Pagliari, i giallorossi sono chiamati ad una prova di maturità più che di forza. Non si può sbagliare dopo lo stop pomeridiano della Salernitana contro la Casertana.  Di fronte c’è la Vigor Lamezia che viaggia a metà classifica con 23 punti ed arriva a questa sfida senza nulla da perdere e tutto da guadagnare. Le due squadre, di fronte a 3571 spettatori (minimo stagionale),  danno vita ad una gara dai due volti ma ricca di gol. Nella prima mezz’ora i padroni di casa vedono gli spettri del passato e si ritrovano in svantaggio per un proprio errore dopo appena due minuti. Al 38° Miccoli con una magia su punizione pareggia. Nel secondo tempo si vedono i fuochi d’artificio; raddoppia Lepore con un gran gol al 62°, pareggia Malerba al 66°, terzo gol leccese di Moscardelli al 68° con un bel colpo di testa e poi a tre minuti dal termine del tempo regolamentare, Held beffa il Lecce e sigla il gol del meritato pareggio. I giallorossi non sanno più vincere, e non ci riescono nemmeno con l’uomo in più contro una formazione che nulla ha da chiedere al campionato se non una salvezza tranquilla. Per Pagliari c’è molto da lavorare, specialmente sulla linea difensiva, sembrata inadatta di fronte all’avversario. Migliore in campo come sempre il pubblico, la Curva Nord su tutti, che sopporta queste situazioni alquanto antipatiche.

Miccoli
Lecce, l’esultanza di Miccoli dopo il pareggio

PRIMO TEMPO – Dino Pagliari si presenta al Via del Mare schierando la squadra col suo modulo ideale (4-4-2), scelte pressoché obbligate viste le tante defezioni: Abruzzese e Rosafio influenzati,  D’Ambrosio, Diniz e  Mannini ancora infortunati. Caglioni; Donida, Martinez, Vinetot, Lopez in difesa; Carrozza, Filipe, Sacilotto, Doumbia i quattro di centrocampo con Miccoli e Moscardelli in attacco.

Alessandro Erra risponde col suo 4-3-3: Rosti; Kostadinovic, Gattari, Rapisarda, Spirito; Malerba, Puccio, Scarsella; Catalano, Del Sante, Montella.

La gara incomincia con un errore difensivo leccese incredibile; al 2° minuto Filipe sbaglia un retropassaggio e Donida non riesce a contrastare la corsa di Del Sante che si invola e buca Caglioni senza esitazione. Per il Lecce la partita è in salita. I salentini provano subito a ritornare in gioco e dopo tre minuti, Miccoli pesca Moscardelli che impatta male la sfera e non impensierisce Rosti. I salentini sono costretti a fare la partita e si riversano nella metà campo calabrese; al minuto 11 potrebbero pareggiare, ma il missile scagliato da Miccoli, da fuori area, è deviato da Rosti. Gli ospiti, ben messi in campo, controllano il risultato aspettando gli avversari ed in modo guardingo ripartono alla velocità della luce con Catalano e Montella. I padroni di casa sono molto più lenti e impacciati. La Vigor Lamezia potrebbe raddoppiare al 28° quando Scarsella lavora un buon pallone per Catalano che a tu per tu con Caglioni si fa parare la conclusione. Un minuto dopo è Montella ad impegnare severamente Caglioni che ribatte il suo tiro, e Donida  senza rischiare spara la sfera in angolo.

Fino alla mezz’ora del primo tempo il Lecce risulta non pervenuto, in svantaggio e in palese disagio. Dalla Curva Nord si alzano i primi cori di protesta contro uno spettacolo che nessun tifoso vorrebbe mai vedere. Subito dopo suona la sveglia e come per miracolo i giallorossi si destano dal torpore e suonano un acuto col capitano, al 33°, ma Rapisarda salva la Vigor Lamezia, deviando sul palo la sfera calciata da Miccoli, permettendo, così, ai compagni di spazzare via. Il gol è nell’aria ed arriva 5 minuti dopo ad opera di Fabrizio Miccoli che batte una punizione guadagnata sui 25 metri in società con Filipe. La parabola è un capolavoro del Romario del Salento che accarezza la sfera, la fa girare e gonfia la rete in un punto dove Rosti non può arrivare.

Al 42° bellissima giocata Moscardelli, Doumbia, Moscardelli e Miccoli che conclude in porta ma la sfera rimpalla sui centrali biancoverdi. Passa appena un minuto e mezzo e l’occasione del raddoppio arriva sui piedi di Lopez che calcia a lato. La gara è completamente cambiata degli ultimi 15 minuti coi padroni di casa padroni del campo. Sul finire del primo tempo la Vigor Lamezia rimane in dieci uomini per l’espulsione (doppio giallo) di Puccio. Dopo un minuto di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi a prendere una bevanda calda.

Lepore
La gioia di Lepore

SECONDO TEMPO – Erra riparte cambiando Catalano con Rossini. Pagliari non effettua inizialmente nessun cambiamento di formazione.

Il Lecce con un uomo in più preme sull’acceleratore e dopo quattro minuti potrebbe raddoppiare; Moscardelli riceve la palla da Carrozza, si gira in area e prova la conclusione senza creare pericoli per il numero uno lametino.  Al 56° Pagliari manda in campo Lepore al posto di Carrozza. E indovina il cambio come avesse una bacchetta magica. Al 60° è proprio l’ultimo entrato ad impensierire Rosti che si salva di piede da un tiro ben piazzato. Due minuti dopo è proprio lui, Checco Lepore, che con un colpo degno della migliore scuola calcistica italiana porta in vantaggio il Lecce, sotto la sua curva, e lo stadio esplode abbracciando il suo “vagnone”. La gioia però dura pochissimo e al 66° la Vigor Lamezia buca la difesa leccese che sbaglia ancora e si fa punire da Malerba che riceve il pallone da Montella e castiga Caglioni. Il calcio da sempre riserva emozioni che non hanno luogo o tempo ed ecco il botta e risposta, non c’è spazio per imprecare che Moscardelli di testa, servito da Miccoli batte Rosti. 3-2 per il Lecce. La squadra di Pagliari non si vuol fermare e continua a martellare l’avversario e potrebbe portare a quattro le segnature con Doumbia al 71° ma la sua conclusione dal limite finisce fuori. Quattro minuti dopo, a conclusione di una bella giocata Miccoli-Lepore, la sfera arriva sulla testa di Moscardelli che batte a rete ma Rosti si salva con l’ausilio della traversa. al 78° Standing ovation per Miccoli che lascia il posto a Della Rocca.

Il Lecce spreca con Doumbia al 86° che calcia su Rosti che devia in angolo; sugli sviluppi, Della Rocca impatta la sfera ma sbaglia ed alza sopra la traversa. Chi sbaglia paga e la Vigor Lamezia trova il pareggio al minuto 88 con Held, appena entrato in campo per Gattari (poi espulso dalla panchina). Held riprende la deviazione miracolosa di Caglioni, dopo il colpo di testa di Del Sante, e castiga i giallorossi che non riusciranno più a proporsi in avanti salvo un colpo di testa velleitario di Doumbia allo scadere.

3-3 ed i calciatori escono tra i fischi del pubblico. Il Lecce non riesce più a vincere.

TABELLINO

LECCE-VIGOR LAMEZIA 3-3

LECCE (4-4-2): Caglioni; Donida, Martinez, Vinetot, Lopez; Carrozza (56°Lepore), Filipe, Sacilotto, Doumbia; Miccoli (78°Della Rocca), Moscardelli. A disposizione: Chironi, Rullo, Morello, Cuppone. Allenatore Dino Pagliari.

VIGOR LAMEZIA (4-3-3): Rosti; Kostadinovic, Gattari (78° Held), Rapisarda, Spirito (68°Voltasio); Malerba, Puccio, Scarsella; Catalano (46° Rossini), Del Sante, Montella. A disposizione: Mercuri, Di Marco, Maglia, De Giorgi. Allenatore Alessandro Erra.

ARBITRO: sig. Dario Melidoni di Frattamaggiore (NA)

ASSISTENTI: sig. Pierluigi Della Vecchia di Avellino e sig. Antonio Quitadamo di Modena

MARCATORI: 2° Del Sante (V), 38° Miccoli (L), 62° Lepore (L), 66° Malerba (V), 68° Moscardelli (L), 87° Held (V)

AMMONITI: 18° Carrozza (L), 55° Filipe (L), 72° Gattari (V) e Lopez (L)

ESPULSI: Puccio (V) doppio giallo 22° e 44°, dalla panchina Gattari al 78°

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