gallipoli calcio
L’undici di partenza

GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis)- Il bicchiere è mezzo vuoto, nonostante l’ennesimo “passetto” in più verso la salvezza. Il Gallipoli non riesce a piegare il Francavilla in Sinni; lo 0-0 finale non premia l’accelerazione gallipolina, compiuta a metà ripresa, dopo una prima frazione insidiosa e giocata quasi solamente sul piano della tattica. A rendere utile la trasferta salentina dei lucani ci ha pensato Umberto Scalese, professione portiere: il classe 1995 scuola Napoli, erede del casaranese Alessandro Leopizzi, ha chiuso la porta in faccia per ben due volte, nei minuti finali della partita, a Filippo Di Maira, impedendogli di gran classe il secondo gol in maglia giallorossa e permettendo ai suoi di incamerare un punto che muove la classifica dopo la sconfitta casalinga patita contro la Sarnese.

Filippo Di Maira al tiro
Filippo Di Maira controllato da Pulci

Primo tempo– Il Gallipoli rispetta i proclami della vigilia e mister Quaranta, senza Mbida, Perron e Gigante, propone il 4-4-1-1 con Rotunno esterno sinistro e Mangiapane a supporto della punta Di Maira. In difesa rientra Cornacchia e Lorusso si sposta a sinistra per far posto a Rosato. Il Francavilla di Lazic, orfano dell’ariete Picci, rispolvera il 4-4-2 con Aleksic e Sperandeo coadiuvati dai frequenti inserimenti laterali delle ali Lancillotti e Mansour. Proprio Sperandeo, 6 gol in campionato, rompe il ghiaccio della partita al 2’ con un bel cross per Gasparini che però strozza il suo tiro e favorisce la parata di Ugo Gabrieli. La partita è maschia fin dai primi minuti e il Gallipoli non riesce a penetrare dalle corsie laterali, trovando la strada sbarrata da un Francavilla che gioca di rimessa. Al 7’ Di Maira riesce a rompere gli indugi mettendo il moto Negro ma il classe 1995, involato a rete dall’invito dell’ex Valle d’Aosta, viene recuperato da Pulci. Capitan Lorenzo Legari, al 9’, prova il tiro da fuori ma Scalese legge bene la traiettoria e sventa in angolo dopo una deviazione. Dalla distanza è anche il tentativo francavillese confezionato da Sebastian Horacio Gasparini: la fucilata dell’argentino dai 25 metri però trova pronto Gabrieli che blocca in tuffo. I lucani giocano bene sulle fasce, ma nel cuore del campo soffrono i piedi buoni del centrocampo jonico, diretto splendidamente da Lorenzo Legari. In più, Aleksic e Sperandeo non penetrano mai per vie centrali grazie alla guardia perfetta di Cornacchia, dominatore sulle palle alte, e all’intensità di Paolo Rizzo, concentrato e pulito per tutti i 90’.

Mattia Negro
Mattia Negro contrasta Nicolao

La quadratura raggiunta dalla difesa giallorossa non è però seguita dai compagni dell’attacco: al 17’ Di Maira e Mangiapane non s’intendono bene e l’ex Lamezia non riesce a compiere il taglio giusto nel cuore dell’area, sull’invito della punta centrale. I toni della partita s’abbassano leggermente e le occasioni cominciano ad arrivare principalmente sui calci piazzati: al 22’ una punizione di Aleksic, dopo i primi due tentativi bloccati dall’arbitro per le uscite anticipate dalla barriera di Rotunno e Negro, finisce di poco alta. Filippo Di Maira, forse a malincuore data la solitudine offensiva patita, è il motore dell’attacco giallorosso: al 37’, dopo una buona azione personale dieci minuti prima, si presenta al limite dell’area, su invito di Negro, e realizza con un pallonetto ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. Il Gallo, forte del cambiamento d’inerzia del match, pressa di più e chiude il primo tempo all’attacco con Negro che al 39′, su assist di Mangiapane dopo una rimessa di Paolo Rizzo, sfiora il secondo palo con un mezzo esterno che sibila a lato dalla zona destra dell’area. Al 45’ Mariano recupera un buon pallone e mette al centro per Negro che è anticipato dalla perentoria uscita di Scalese. Tra le due occasioni, la sortita sinnica con Sperandeo che, dopo una penetrazione tra due difensori gallipolini, viene chiuso in corner dalla “manona” di Gabrieli che devia il suo tiro.

Benedetto mangiapane
Benedetto Mangiapane

Secondo tempo– Il Francavilla comincia la ripresa in difesa, praticando in modo perfetto la trappola del fuorigioco grazie alla sua difesa alta e ben diretta da Di Giorgio, al sesto anno sulle sponde del Sinni. Aleksic non riesce a entrare autoritariamente del match perché troppo nervoso e, al 3’, una punizione sparata alle stelle ne è la prova. Il serbo cerca il riscatto cinque minuti dopo con un’azione sulla destra, dove riesce ad eludere la marcatura della difesa gallipolina, anche grazie al lavoro del neoentrato Pioggia, prima di un tiro-cross sventato da Gabrieli, sul quale poi Sperandeo spreca clamorosamente mandando la sfera in fallo laterale. È l’unica occasione lucana della partita, l’unica palla-gol concessa da una difesa perfetta nei tempi e nei movimenti coordinati. Il Gallipoli gioca bene ma pecca nell’ultimo passaggio, con (nell’ordine) Mariano, Lorusso (dopo uno scatto di ottanta metri), Rotunno e Mangiapane che non riescono a servire l’assist. Al 22’, dopo una partita scialba e piena di errori, si accende l’estro di Benedetto Mangiapane. La svolta? Una punizione dai 40 metri calciata perfettamente dal 37enne costringe Scalese al salvataggio spettacolare. Poi il Mangiapane-show: a 23’ un suo corner trova ancora la parata del portiere campano, al 24’ una punizione centrale ma potente è ben smanacciata dall’estremo difensore e al 28’ un altro calcio piazzato da 30 metri finisce di poco alto sopra la traversa. La sterzata impressa dal trequartista siciliano dà forza al Gallipoli e costringe all’arretramento gli uomini di Lazic, fortunati al minuto 35 quando, su invito di (neanche a dirlo) Mangiapane, Rosato indirizza male il colpo di testa vincente. Due minuti dopo ci prova Legari dal vertice sinistro dell’area, ma la traiettoria arcuata si spegne a lato. Il Gallo ci crede, al 39’ ancora una parata di Scalese nega il gol da distanza siderale a Mangiapane, autore anche di un altro calcio d’angolo al veleno dopo l’ennesima punizione disinnescata dal numero 1 rossoblù. Il picco della pressione giallorossa, con annessi rimpianti, è il 44’: Di Maira inganna la trappola del fuorigioco, si presenta in area e tira debolmente su Scalese che è bravissimo nell’uscita bassa, replicata su un’occasione simile nei minuti di recupero capitata sui piedi di Cortese prima del secondo tiro dell’ex Monopoli che sfiora il montante. Un tiro velleitario del giovanissimo terzino rossoblù Calandriello (classe 1997), finito alto, chiude il match. Il Gallipoli può recriminare per le tante occasioni avute ma per due terzi di match, prima del cambiamento di rotta operato da Mangiapane, Filippo Di Maira è stato spesso solo e mal servito dai compagni. Qualche metro più dietro, è da evidenziare la prova maiuscola di una difesa esperta che è già sembrata ben assortita. Il cammino verso la salvezza prosegue a fari spenti, peccato per il bicchiere mezzo vuoto.

cortese gallipoli
L’occasione di Cortese

Il tabellino

SSD Gallipoli Football 1909 – FC Francavilla in Sinni 0-0

Gallipoli (4-4-1-1): Gabrieli; P.Rizzo, Cornacchia, Rosato, Lorusso; Negro (29’st Cortese), Mariano, Legari (cap.), Rotunno; Mangiapane; Di Maira. A disposizione: Costantino, Valentini, Marangon, Santonocito, Luca, Sopcic, G. Rizzo, Levanto. Allenatore Raffaele Quaranta

Francavilla in Sinni (4-4-2): Scalese; Calandriello, Pulci, Di Giorgio (cap.), Nicolao; Mansour (1’st Pioggia), Roselli, Gasparini (30’st Donnadio), Lancellotti; Aleksic, Sperandeo (48’st Russillo). A disposizione: Rana, Rizzo, Ranieri, De Santis, Faillace. Allenatore Ranko Lazic.

Arbitro Vincenzo Fagnani di Termoli (CB)

Assistenti Domenico Savino di Torre Annunziata (NA) e Antonio Turiello di Napoli

Ammoniti: 23’ Rotunno (G), 36’Rosato (G), 38’Mangiapane (G), 44’Mansour (F), 4’st Cornacchia (G), 27’st Aleksic (F), 33’st Pioggia (F), 48’st Calandriello (F).

Note: Pomeriggio sereno, temperatura 13°C. Tiri in porta 8-7, Tiri fuori 4-4, In fuorigioco 11-1, Calci d’angolo 7-2. Recuperi 1’pt, 5’st. Spettatori 350 circa (10 circa provenienti da Francavilla in Sinni).

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