Momenti di tensione nel finale
Momenti di tensione nel finale

Nardò (di Gabriele De Pandis)- Toro domato dalla Virtus Francavilla in una partita ostica, spigolosa e giocata più sul piano del nervosismo che su quello dei valori in campo, nonostante l’alto tasso tecnico delle squadre in campo potesse regalare un match di altra categoria. Lo 0-1 finale maturato dopo l’acceso parapiglia dei minuti di recupero, lasso di tempo dove sostanzialmente in campo non si è giocato, premia sin troppo la squadra brindisina, poco presente dalle parti del portiere avversario a differenza del Toro, e regala una salutare boccata d’aria al suo mister Antonio Calabro. La punizione della sconfitta è comunque eccessiva, poiché il Francavilla (additata da molti come potenziale ammazza-campionato) ha collezionato molte meno occasioni rispetto al Nardò, poco cattivo negli ultimi 16 metri. A decidere il match, con buona pace del maggiore rammarico per i tifosi neretini, è l’ennesimo infortunio difensivo della retroguardia neretina: il colpo di testa di Quarta che al 35′ della ripresa fa esplodere di gioia i 150 supporters biancocelesti presenti al “Giovanni Paolo II” è un regalo, l’ennesimo, della retroguardia granata.  Il trequartista di Cellino San Marco si è trovato, infatti, incredibilmente libero a causa della tardiva uscita di Picco. Il Nardò non ha prodotto tante occasioni da rete, affidandosi a infinitesime quantità di palloni scodellati al centro, e si è dimostrato ancora una volta Rana-dipendente. L’espulsione nel concitato finale proprio dell’ex Bari poi non può che preoccupare Walter Monaco (anch’esso allontanato dalla panchina a metà ripresa), atteso dall’ostico impegno di Mola senza il suo bomber principe.

La coreografia dei tifosi neretini
La coreografia dei tifosi neretini

Primo tempo– Il Nardò passa al 4-4-2 e si schiera al meglio per sopperire all’assenza di capitan Antico fermo per squalifica con la coppia centrale Romeo-De Icco coadiuvata da Mancarella a sinistra e De Giorgi a destra: il difensore di Acquarica ha però più compiti offensivi e in fase di possesso, grazie al suo doppio lavoro, dà maggiore spinta rispetto al suo dirimpettaio. Vicedomini e De Razza, Di Silvestro e Caporale formano il quartetto di mediana e davanti solita coppia Bozzi-Rana. Calabro risponde con un 3-4-1-2 contratto che fa leva sui piedi buoni di Quarta, sull’esperienza dell’ex Gallipoli Villa e sul talento della cerniera difensiva leccese Vetrugno-Taurino-De Toma. La coreografia con la quale gli ultras del Nardò accompagnano l’ingresso delle squadre in campo è la cosa migliore dell’avvio del big-match. Le squadre non riescono a tradurre con belle giocate sul campo l’elettricità presente sugli spalti e il risultato è di grande intensità soltanto fisica. Il Francavilla interpreta bene i movimenti difensivi e Luigi Rana si trova spesso chiuso in una gabbia coordinata da Taurino, bravo a sbarrare la strada al 12′ all’attaccante barese. Il Toro cerca di penetrare tra le maglie difensive francavillesi con De Giorgi, ma le folate del granata aprono anche la via ad Alberto Villa, leader offensivo biancoceleste beccato dal pubblico per i suoi passati con la maglia del Gallipoli (16 gol in 28 partite l’anno scorso). Carlo Vicedomini prova a rompere gli indugi con la sua tecnica, ma il suo tiro al volo tentato dal vertice sinistro dell’area al 18′ finisce a lato. Intorno al 20′ i ritmi della partita s’abbassano ma il Nardò non riesce a trattenere palla sulla trequarti avversaria, incappando in errori di passaggio al momento di liberare al tiro gli avanti.

Caporale cerca di eludere Liberio
Caporale cerca di eludere Liberio e Galdean

Il Toro cerca di imprimere una svolta alla partita con i lanci lunghi e al 27′ Stefano De Razza, dopo una respinta della difesa biancoceleste, impegna Iurlo che controlla la sfera in tuffo. Al minuto 31 ci prova Vicedomini da calcio di punizione, ma il tiro del centrocampista di Surbo finisce direttamente tra le mani del portiere. Dopo un minuto il primo squillo francavillese: lancio di Quarta per Ricchella (subentrato a Garat uscito per infortunio) e uscita puntuale di Picco ad anticipare. La partita è frammentata dalle molte interruzioni e Vetrugno, ex capitano del Nardò in forza al Francavilla, deve uscire dal campo per due volte per medicare una vistosa ferita alla tempia. La pochezza tecnica del match è interrotta da Caporale al minuto 37: azione partita dalla sinistra e slalom gigante lungo la parte centrale del campo seguito da un tiro che finisce ampiamente a lato. Un minuto dopo Mancarella rischia molto all’ingresso dell’area sulla stessa fascia, ma la palla persa a favore di Ricchella è ovviata dallo stesso terzino granata che evita anche l’angolo. L’attacco del Nardò non trova buone iniziative nonostante l’avanzamento di baricentro negli ultimi cinque minuti del primo tempo. Bozzi al 40′ non gira bene e due corner ben battuti da Vicedomini al 45′ e al 46′ innescano due occasioni con Romeo (inzuccata parata) e S.De Razza (piatto alzato sopra la traversa).

De Giorgi controllato da
De Giorgi controllato da Quarta

Secondo tempo– La ripresa è aperta dalla folata biancoceleste coordinata da Quarta ma conclusa con la parata di Picco in uscita. Il Francavilla risponde bene alle occasioni confezionate dai ragazzi di Monaco con Bartoli che al 2′ devia male il pallone su corner di Villa. Il Nardò in attacco ha un nome e un cognome: Luigi Rana. È sempre e solo lui il faro della manovra neretina, con Bozzi che viene ingolfato spesso dalla marcatura preventiva di Galdean prima e dal terzetto difensivo poi. Al 6′ l’ex Bari cerca invano il rigore dopo un contatto con Taurino. Le squadre cercano di sbottonarsi e un minuto dopo Villa danza tra De Icco e Romeo e tira da fuori trovando però il fondo per pochi centimetri. L’occasione dell’attaccante cremonese dà fiducia alla squadra di Calabro, ora più brillante del Toro, arruffone e troppo corto quando si tratta di attaccare. Bozzi e Rana, pestandosi troppo i piedi, non fanno scattare allarmi difensivi e al 14′ una palla vagante nell’area biancoceleste rimbalza per due volte prima del salvataggio di Vetrugno. Il Nardò ci crede e preme il piede sull’acceleratore di una partita che s’innervosisce: Caporale e Mancarella sono toccati duri dagli avversari e nelle proteste seguite agli interventi l’arbitro espelle mister Monaco. Al 18′ il Nardò preme. Punizione di Vicedomini respinta da Taurino, tiro di Mancarella ribattuto da Bartoli, palla ancora al centro respinta coi pugno da Iurlo e pallonetto di Rana dai 18 metri che finisce alto. I granata pungono solo con i palloni alti sparati nell’area biancoceleste e dall’altra parte Vetrugno e compagni sono sempre pronti a ribaltare l’azione, con il tiro di Villa murato bene da Romeo prima della sassata di Biason che dai 25metri mira al sette e manca di poco il bersaglio grosso. La risposta neretina è, manco a dirlo, affidata a Luigi Rana, poco attento nell’addomesticare un pallone da scaricare in porta di prima sull’ennesima discesa di Diego De Giorgi.

L'esultanza di Quarta dopo il gol
L’esultanza di Quarta dopo il gol

Nel migliore momento del Toro arriva la doccia fredda. Minuto 35. Cross al centro di Bartoli, Picco probabilmente “chiama” la sfera per l’uscita ma non fa i conti con Quarta, piazzato meglio in area, che lo anticipa per il più facile dei tocchi di testa. La risposta del Toro è rabbiosa ma infruttuosa. Al 39′ Bozzi di testa indirizza a lato e al 43′ in piena zona calda, Rana opta per un improbabile spiovente dai venti metri sul centro-sinistra che finisce alto. Il Francavilla cerca di guadagnare tempo e al 46′ un presunto infortunio di Liberio, attorniato da giocatori granata che gli intimano di alzarsi, accende il parapiglia: Villa cerca di farsi giustizia per difendere il proprio compagno e Palmisano spintona via il lombardo. Tensione e minuti che vanno via. Sul susseguente calcio di punizione Rana atterra Bartoli a palla lontana e l’arbitro Tremolada espelle senza indugio il “10” granata. Non c’è più spazio per rimontare. Il Francavilla rilancia le proprie quotazioni con una vittoria pesante al “Giovanni Paolo II” e per il Nardò i rimpianti sono multipli: il pareggio della capolista Vieste (1-1 in casa col Bitonto) viene raccolto soltanto dalla seconda Vigor Trani, vittoriosa in casa con l’Hellas Taranto per 2-1 ed ora distanziata soltanto di un punto dai dauni.

L'espulsione di Rana
L’espulsione di Rana

Il migliore– In una sconfitta così bruciante per il Toro uno dei pochi ad uscire più che soddisfatto per la buona prestazione individuale è Carlo Vicedomini. Il leader del centrocampo neretino ha messo ordine quando si è trattato di costruire, pulendo e trasformando in utili tantissimi palloni transitati dai suoi piedi. L’asprezza del match odierno poteva essere interrotta anche dai suoi calci piazzati, ma i compagni, un po’ per l’abilità della difesa francavillese un po’ per scelte di tempismo sbagliate, non hanno raccolto gli inviti a nozze del play classe 1985.

 


mister Monaco dopo l'espulsioneIl tabellino

ACD Nardò-Virtus Francavilla 0-1

ACD Nardò (4-4-2): Picco; De Giorgi,Romeo (cap.), De Icco, Mancarella (42’st Fasiello); Di Silvestro (36’st Palmisano), Vicedomini, S.De Razza (25’st Franco), Caporale; Bozzi, Rana. A disposizione: Caroppo, A.De Razza, Longo, Rizzo. All. Walter Monaco.

Virtus Francavilla (3-4-1-2): Iurlo; De Toma, Taurino (cap.), Vetrugno; Liberio, Galdean, Biason, M.Bartoli;Quarta (36’st Colluto, 50’st Gallù); Villa, Garat (11’pt Richella). A disposizione: D’Urso, R.Bartoli, Corso, Suti. All. Antonio Calabro.

Rete: 35’st Quarta


Espulsi
Monaco(All.Nardò)al 16’st per proteste, Calabro (All.Francavilla) al 48’st per proteste e Rana (N) al 49’st per comportamento non regolamentare

Ammoniti 4’st S.De Razza (N), 7′ De Icco (N), 41′ Villa (F), 44′ Romeo (N), 45′ Richella (F) e Vicedomini (N).

Arbitro Paride Tremolada di Monza.

Assistenti Giuseppe Squicciarini e Marco Belsanti di Bari.

Note: Pomeriggio poco nuvoloso, temperatura 15°C, spettatori 2200 circa (150 provenienti da Francavilla Fontana). Calci d’angolo 5-4, in fuorigioco 0-7, recuperi 2’pt, 7’st (di cui 2′ di prolungamento).

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