LECCE (di Pierpaolo Sergio) – C’è grande attesa, speranza e fermento in seno alla “famiglia” di Lecce2019 che si è spesa senza sosta e senza lesinare energie per promuovere il capoluogo salentino a candidato a diventare la futura Capitale delle Cultura europea. Oggi è il gran giorno, il “giorno del giudizio”, in cui si conoscerà finalmente il verdetto e si saprà se Lecce potrà o meno iniziare a rimboccarsi le maniche e farsi trovare pronta per il prestigioso appuntamento.
Un appuntamento con la storia, un ennesimo, eventuale fiore all’occhiello per la città già conosciuta come “capitale del Barocco“. L’audizione della delegazione che si è recata l’altro giorno a Roma ha visto i suoi componenti rispondere al lungo fuoco di fila di domande che sono state rivolte da parte della commissione esaminatrice.
La delegazione, formata tra gli altri da Paolo Perrone, sindaco di Lecce e presidente del Comitato Promotore Lecce2019, Raffaele Parlangeli, direttore della candidatura e dirigente del settore programmazione strategica e comunitaria del Comune di Lecce, Airan Berg, coordinatore artistico di Lecce2019, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, ha presentato nei primi trenta minuti il progetto racchiuso nel secondo dossier di candidatura, a cui è seguita una sessione di 60 minuti di domande da parte della giuria esaminatrice.
In lizza ci sono sei città italiane, ossia Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena, poiché spetta al nostro Paese esprimere la prossima Capitale della Cultura del Vecchio Continente. La proclamazione della vincitrice dovrebbe conoscersi intorno alle ore 17:30. A partire dalle 16:30, nelle sale del Must, la stampa locale potrà assistere alla diretta con il Mibact (il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo) di Roma e attendere il verdetto ECoC.