Miccoli in Lecce-Paganese 1-0LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Paganese vedono balzare agli onori delle cronache due calciatori giallorossi in particolare: capitan Fabrizio Miccoli, autore del gol vittoria contro un’ottima ma sterile Paganese, e Nicholas Caglioni che mette in cassaforte i 3 preziosi e sofferti punti colti dalla formazione salentina con una grande parata in pieno recupero che regala ai padroni di casa il terzo successo in altrettante uscite al “Via del Mare” di quest’avvio di stagione. Note un po’ stonate restano le prove altalenanti offerte da Gigi Della Rocca e Davide Moscardelli, con quest’ultimo che ha avuto due ghiottissime occasioni da rete ma non le ha sapute concretizzare tra i non pochi mugugni di parte del pubblico (sempre meno presente in verità, oggi appena 3972 spettatori tra abbonati e paganti…) che ha rimproverato ai giallorossi la troppa sofferenza nel portare in porto un successo importante, dopo lo scialbo 0-0 di mercoledì sera contro il Savoia. I numeri del Lecce in chiave difensiva parlano però chiaro: quella salentina è tra le difese meno perforate in assoluto e l’imbattibilità della porta difesa da Caglioni è salita dopo la sfida di oggi a ben 495′.

1. CAGLIONI: Una parata da vero fuoriclasse in pieno recupero nega la gioia del gol alla Paganese che, se avesse pareggiato non avrebbe certo rubato nulla, come pure è da applausi in almeno un paio di altre circostanze in cui dice di no ai tentativi degli ex Caccavallo e Malcore. Imbattuto in assoluto in campionato, è lui il signore dei pali leccesi. VOTO: 7

2. MANNINI: La sua duttilità tattica è stata sfruttata oggi con l’impiego da esterno destro di difesa. L’ex Pisa se la cava alla grande e dà manforte a Donida quando Chini lo manda in campo in avvio di ripresa. Spinge e crossa con tecnica di categoria superiore. VOTO: 7

3. LOPEZ: Indomabile guerriero per tutti e 97 i minuti del match, l’uruguaiano sfodera un’altra prestazione tutta grinta e carattere. Se diventasse più preciso sui cross che scodella in area di rigore diverrebbe devastante e degno di giocare in Serie A. VOTO: 6.5

4. PAPINI: Soffre forse l’assenza per squalifica di Salvi lì davanti alla difesa ma resta sempre una diga che argina a dovere le incursioni avversarie. Un po’ in ombra rispetto alle sue giornate migliori, ma sempre prezioso. VOTO: 6

5. SACILOTTO: Ormai ci sta abituando a prestazioni di tutto rispetto da centrale difensivo. Oggi in coppia con Martinez si conferma attento ed ordinato. Una sola indecisione nel primo tempo poteva costare il rigore, ma l’arbitro giudica il suo intervento appena fuori area ed il pericolo svanisce. VOTO: 6.5

6. MARTINEZ: Esterno destro nella difesa a 4, centrale in quella a 3, cambia fascia e ruolo con sorprendente naturalezza ma con lo stesso risultato: saltarlo è quasi impossibile ed è pure grazie a lui se il Lecce non becca gol da tanto tempo. Una sola sbavatura, ma per il resto è un osso troppo duro per gli avanti della Paganese. VOTO: 6.5

7. CARROZZA: Croce e delizia del pubblico leccese e di mister Lerda. Inizia alla grande  offrendo tra l’altro a Miccoli l’assist al bacio per il gol-vittoria. Suoi altri traversoni interessanti dall’out destro, ma in fase di ripiegamento non dà le necessarie garanzie al tecnico piemontese che lo lascia nell’intervallo negli spogliatoi. VOTO: 6

(dal 1′ s.t.) 14. DONIDA: Entra in campo ad avvio di ripresa e deve subito sudarsi la pagnotta visto come la squadra di mister Cuoghi ha schiacciato il Lecce nella propria metà campo. Non sempre lucido negli interventi ha bisogno del raddoppio dei compagni per sbrogliare la matassa che, col passare dei minuti, diventava sempre più intricata. VOTO: 5.5

8. FILIPE GOMES: Il tocco di palla e la visione di gioco sono quelli di un calciatore di gran classe. Non spreca un pallone e offre giocate sopraffini in un pomeriggio in cui lo spettacolo non era certo in programma al “Via del Mare“. L’ambientamento nella nuova squadra sta procedendo al meglio e dimostra di poter essere assai utile quando c’è da usare il fioretto, ma non si tira indietro se c’è da tirare do spada. VOTO: 6.5

9. DELLA ROCCA: Generoso e lottatore anche al cospetto degli azzurrostellati. I duelli fisici che ingaggia sono da gladiatore, ma pecca di lucidità e concretezza nel momento in cui serve la stoccata. Esce dopo un’ora di gioco per riprendere fiato ed energie dopo tre gare in una settimana. VOTO: 5.5

(dal 17′ s.t.) 18. MOSCARDELLI: Ha sui piedi due clamorose palle-gol che avrebbero permesso a sé, alla sua squadra ed ai tifosi giallorossi un finale di match meno al cardiopalmo. Purtroppo non sta attraversando il suo miglior periodo di forma psicofisica ed i fischi che piovono dagli spalti, più che apparire irriguardosi, dovrebbero servirgli da stimolo per dimostrare di poter dire la sua in una categoria in cui forse stenta eccessivamente ad adattarsi. VOTO: 5

10. MICCOLI: Ha il gran merito di risolvere la questione-Paganese con un bellissimo gol che realizza in avvio di gara. La rete, la seconda stagionale per lui, illude un po’ tutti che potesse essere un pomeriggio di quasi relax. Gli avversari, invece, non ci stanno a far la figura dell’agnello sacrificale e fanno sudare le proverbiali sette camicie a lui ed a tutta la formazione giallorossa. Resta in campo fino al triplice fischio finale e prova a far salire la squadra alleggerendo il forcing dei campani alla ricerca del pareggio. Offre a Moscardelli un’ottima palla per chiudere il match, poi va a prendersi gli applausi dei tifosi dentro e fuori dallo stadio. VOTO: 7

11. DOUMBIA: Un colpo di tacco al volo che lancia un compagno in attacco è il flash più interessante della sua prestazione. Per il resto, scatta decine di volte lungo la fascia sinistra, soprattutto nella prima frazione di gioco, ma non concretizza mai l’enorme mole di lavoro prodotta andando a concludere o facendo scattare le tanto attese (invano), veloci ripartenze. VOTO: 5.5

(dal 27′ s.t.) 13. CARINI: Entra nell’ultimo spicchio di gara per dare una mano alla retroguardia salentina presa d’assedio dai campani. Dà il suo apporto nel mantenere inviolabile la porta di Caglioni. VOTO: 6

All. Giacomo CHINI (Franco Lerda squalificato): Il Lecce è un bunker e questo va a tutto vantaggio delle ambizioni di promozione finale in Serie B della squadra. Ma una compagine che punta, dichiaratamente, alla vittoria del campionato dovrebbe imparare ad essere più cinica e chiudere senza rischiare tanto le pratiche (sulla carta) più semplici. L’aver rinunciato o quasi ad offendere nel secondo tempo lascia qualche ombra su un successo comunque importantissimo. Dalla prossima gara, la panchina del Lecce tornerà al suo legittimo proprietario, ossia mister Lerda, che avrà scontato la squalifica. Il lavoro svolto in questi mesi resta assai proficuo. VOTO: 5.5

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