TOPFLOPLECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce di Franco Lerda, per stessa ammissione del suo tecnico alla vigilia del match col Savoia, era chiamato a invertire la rotta in trasferta, ma così non è stato: finisce pari e patta al “Giraud” nell’atipico turno infrasettimanale sul sintetico dello stadio di Torre Annunziata. Le due squadre sono risultate troppo poco concrete sotto porta e leziose (ma solo a tratti) nella costruzione della manovra di gioco, ma molto attente in difesa. Un’espulsione per parte nella ripresa (Stefano Salvi al 56’ tra i giallorossi e Francesco Checcucci al 75’ tra i biancoscudati) e una partita che termina con le due formazioni troppo lunghe, stanche e con poche idee degne di nota.

DIFESA – Gabriel Sacilotto sfodera ancora una prestazione al top: reinventato da Franco Lerda centrale difensivo, il brasiliano col passare delle giornate sta prendendo sempre più confidenza col nuovo ruolo, aiutato anche dai piedi buoni di mediano di razza ed abile nel costruire gioco. Forza e impegno: davvero tanta “roba”. Lui non delude quasi mai: il terzino Walter Lopez è ormai tornato ai livelli della scorsa stagione ed è il padrone indiscusso della fascia sinistra giallorossa. Contro i biancoscudati, orfano su quella stessa corsia della freccia Abdou Doumbia, sul finale spreca troppi palloni, ma il suo apporto resta comunque prezioso. CHE CENTRALE “SACI”: SOSTANZA E QUALITÀ. IL GUERRIERO LOPEZ SI SPEGNE SUL FINALE.

CENTROCAMPO – Prestazione importante e di sostanza quella del “professore”. Romeo Papini, non ai livelli delle precedenti apparizioni, ma l’ex Carpi è uno dei pochi a non perdere la calma ed a provare a costruire geometrie concrete tra i suoi, anche se il robusto centrocampo avversario condiziona a tratti la sua partita. Sempre fondamentale, però, in fase di contenimento: presente in ogni azione, determinato su ogni pallone e concentrato in tutte le giocate. Cerca anche questa volta la via del gol personale, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Deciso. Tremendamente ingenuo, invece, l’ex Sorrento Stefano Salvi che, dopo 56’ di gioco quantitativamente importanti e generosi, si fa buttare fuori per un doppio cartellino giallo, il secondo per simulazione. Lascia i suoi compagni in dieci nella fase cruciale del match e questo condiziona non poco l’andamento della gara. Un gran peccato: superficiale. IL “PAPO” TIENE TUTTI A GALLA, SALVI ABBANDONA LA NAVE.  

ATTACCO Luigi Della Rocca, dopo la prestazione egregia nella precedente gara di campionato contro la Reggina, continua sulla stessa lunghezza d’onda, anche se stavolta l’ex Bologna ha meno margini d’azione perché ingabbiato dalla retroguardia avversaria e cala vistosamente nella ripresa. Va vicinissimo al gol con un bel destro che avrebbe meritato un esito migliore. Sterile, sia pur eccessivamente generoso. Fondamentale. Davide Moscardelli entra al 58′ per sostituire un capitan Fabrizio Miccoli dalle polveri bagnate e non in serata di grazia. L’impegno non manca, ma da uno dalla sua esperienza e con le sue qualità ci si aspetta molto di più. Troppo lezioso e poco utile alla causa. Inconsistente. “GIGI” VALE DOPPIO, DELUSIONE “MOSCA”.

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