Franco Lerda
Franco Lerda

SQUINZANO (di M. Cassone) – Puntuale come sempre, Franco Lerda antepone la coerenza di pensiero ad ogni azione nel suo lavoro e ,anche oggi, ha affermato: “Giochiamo una partita alla volta; facciamo un passo alla volta”. Il mister di Fossano questa settimana ha lavorato su un’idea tattica di gioco già attuata in qualche occasione in passato e non fa mistero sul probabile modulo con cui schiererà la squadra a Matera.

MODULO DI GIOCO – “Questa settimana abbiamo lavorato molto sul 3-5-2, molto probabilmente ci tornerà utile domani. Lo avevo in mente e quindi abbiamo lavorato con insistenza perché ritengo che i tempi siano maturi; i nuovi innesti si sposano bene con questa filosofia di gioco”.

AVVERSARIO –Il Matera è una squadra che ha cambiato quasi tutti gli interpreti; è una compagine esperta che ha importanti calciatori di categoria. È stata costruita per navigare nei piani alti della classifica. Come città, Matera si sta dimostrando molto calda e vicina alla squadra, hanno un grandissimo entusiasmo”.

MICCOLI – Alla domanda sul probabile impiego del capitano, Lerda risponde in modo categorico: “Chiedendo sempre di Miccoli fate un torto a lui. Speravo di non dover rispondere a questa domanda; Fabrizio è un professionista serio, è il nostro capitano, si è allenato con grande impegno, è il calciatore più rappresentativo che abbiamo, ma alla fine decido io se gioca o meno. Anche se non gioca, o gioca un tempo o un quarto d’ora, lui è sempre importantissimo per noi. Miccoli fa parte della squadra e noi siamo un gruppo”.

DUBBI – “Siccome non siamo ancora completi, mancano forzatamente Diniz, D’Ambrosio, Donida, Bogliacino e Vinetot, è normale che ci sia qualcosa su cui devo pensare e vederci bene. Qualche dubbio sulla formazione da schierare me lo porto dietro fino a domani mattina. Comunque, abbiamo lavorato bene e questo infonde fiducia e stima nei nostri mezzi; per tutta la settimana abbiamo preparato la gara in maniera perfetta. Questa mattina, nel lavoro di rifinitura, abbiamo riprovato i nuovi concetti, siamo molto sereni. Scenderemo in campo e rispetteremo l’avversario. Noi dobbiamo fare quello che sappiamo perché occorre giocare con gli automatismi giusti indipendentemente dagli interpreti o dall’avversario”.

CAMPIONATO SPEZZATINO – “Bisogna adattarsi, non è facile se non lo sai, ma siccome sappiamo e conosciamo gli orari in cui dovremo giocare ci adattiamo. Ci organizziamo e troviamo il modo migliore per arrivare alla partita in condizione ottimale. È vero abbiamo poco tempo di recupero ma pensiamo a giocare una partita alla volta.

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