GdS ItaloLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Scrivere al principale quotidiano sportivo nazionale italiano una mail e vedersela poi pubblicare con tanto di risposta da parte di uno dei più quotati giornalisti che vi lavorano è, senza ombra di dubbio, motivo di legittima soddisfazione. Questa soddisfazione è toccata al valente e sempre attento redattore de leccezionale.it, Italo Aromolo che, due settimane fa, in preda al disappunto per l’elezione del chiacchierato e criticato Carlo Tavecchio nel ruolo di presidente della Federcalcio, scrisse una forte lettera di protesta alla redazione de La Gazzetta dello Sport.

Un po’ per sfogo, un po’ perché assiduo lettore, Italo ha affidato a quelle righe un invito provocatorio che era rivolto a tutti gli sportivi ma, soprattutto, a tutti i tifosi del calcio che in Italia sono stanchi di veder maltrattato lo sport più amato. Ecco il testo della missiva: “Siamo stanchi di questo calcio fatto di giochi di potere, business, ipocrisie, repressioni, barriere, trasferte vietate. Tutto si fa, meno che mettere al centro il calcio giocato e il tifoso. Così, lancio una provocazione: sciopero generale del tifo italiano. Nella prima giornata di tutti i campionati, stadi completamente vuoti come forma di protesta al calcio moderno, per ricordare ai signori del vapore che senza noi tifosi il giocattolo non va avanti. E magari, nelle ore delle partite, si va tutti insieme a giocare in piazza con un Super Santos. Rivogliamo il vecchio calcio“.

GdS Italo 2La sorpresa è stata grande allorché, nell’edizione odierna della Gazzetta acquistata in edicola, nella rubrica Opinioni, Italo ha trovato pubblicata la sua lettera e ricevuto la risposta di Franco Arturi, Vicedirettore della “rosea”. Il giornalista, pur dichiarando di non riuscire a seguire in pieno la linea esposta, ha dovuto ammettere che si tratta di “ineccepibili considerazioni“.

Dopo l’ennesimo papocchio della Figc a cui abbiamo assistito fino a poche ore fa, relativo alla scelta della 22ª squadra da riammettere in Serie B, l’invito-provocazione lanciato appare più che condivisibile, pur nella consapevolezza che non si arriverà mai ad un tale risultato. Anche se, questo calcio, meriterebbe sì un po’ di porte chiuse in faccia da tutti coloro che gravitano attorno a quello che solo originariamente, ahinoi, era uno sport. E che sport…

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