DSCF4172SQUINZANO (di Carmen Tommasi) – Si riparte. Questa volta dal Foligno per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia, gara in cui il Lecce vorrà iniziare in bellezza, far bella figura e cominciare la stagione nel migliore dei modi. La pensa proprio così Franco Lerda che domani, a causa della squalifica, sarà sostituito in panchina dal suo vice, Giacomo Chini: “Arriviamo a questa prima uscita ufficiale sufficientemente preparati, ma non siamo ancora al cento per certo; ci arriveremo per gradi. In questo momento – spiega l’allenatore giallorosso – non possiamo avere una condizione ottimale, ma ci teniamo a fare bene, con il giusto atteggiamento, che son sicuro avremo contro un avversario che avrà grandissime motivazioni. Vogliamo giocarla bene questa prima partita. Il terreno di gioco non sarà ottimo, ma noi dovremo essere bravi ad adattarci ed a farlo in fretta”.

Che tipo di avversario è quello che affronterete domani?
“Non sono riuscito a vedere bene il Foligno, perché abbiamo avuto a disposizione solo poche immagini e, a dire il vero, lo conosco poco come avversario. Per questo sarà importante, come sempre, mettere in risalto ciò che facciamo noi rispetto al resto. Mi preoccupa anche il terreno da gioco. Non ci siamo mai potuti allenare sul manto erboso del Via del Mare, perché non ce l’hanno permesso, speriamo solo che sia in condizioni di poterci giocare. Sarà comunque un’opportunità per valutarlo e per vedere in quali condizioni si trovi”.

Quali sono gli schieramenti tattici su cui vi state concentrando?
“Da quando sono qui a Lecce, e questo è il terzo anno, a parte alcune gare giocate con la difesa a tre, con il 3-5-2, abbiamo sempre lavorato sull’idea base di un blocco 4-2 che, tenendo conto delle caratteristiche dei calciatori, si trasforma in due punte o con un calciatore alle spalle. Poi, ci sono gli esterni che posso stare in orizzontale o in verticale. Questo sistema di gioco ci ha permesso di fare parecchi punti nella passata stagione e per dare continuità si riparte da questo, anche perchè ci sono circa l’80 per cento di giocatori che l’anno scorso sono scesi in campo con questo schieramento tattico. Non abbiamo mai cambiato modulo, in questo momento non abbiamo lavorato su altri sistemi di gioco e non so se lo faremo più avanti”.

Qual è il suo giudizio sul girone C?
“Quello in cui siamo stati inseriti è pieno di città e squadre importanti, di blasone e con un curriculum di tutto rilievo. Guardando questo aspetto è facile dire che è il girone più difficile, ma poi è sempre il campo che determina tutto. Sara una stagione dura perchè ci sono piazze come Messina, Reggio Calabria e Salerno con un passato nel calcio giocato importante. Dico sempre, però, che un giocatore è forte quando guarda in casa propria, quando pensa a migliorare e a commettere meno errori, senza guardare gli altri. Ciò che conta nel calcio, come nella vita, sono le motivazioni, per me aspetto questo fondamentale. Le nostre motivazioni sono molto alte. Il passato serve per ricordare e noi, se sapremo coglierlo nel giusto modo, quest’anno avremo il vantaggio di avere un gruppo di calciatori che conosce me, lo staff tecnico, la piazza e tutto quello che ci circonda”.

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