Francesco Ghirelli
Francesco Ghirelli

LECCE (di Pierpaolo Sergio) – La partita che valeva un’intera stagione è stata vissuta non solo in campo, com’è ovvio che accada, ma anche sulle tribune del “Via del Mare” dove c’erano molte facce note ad assistere alla sfida tra il Lecce ed il Benevento. In tribuna autorità, l’obiettivo di Michel Caputo ha “catturato” la presenza del Direttore Generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli, che a Lecce torna sempre molto volentieri per sua stessa ammissione.

Insieme a lui, sugli spalti dello stadio di “Via del Mare” sono stati avvistati l’ex difensore di Napoli e Juventus, nonché C.T. dell’Italia Under 21, Ciro Ferrara e l’ex bomber giallorosso, già tecnico di Perugia e Viareggio, Cristiano Lucarelli, al quale i tifosi locali restano ancora molto legati dopo le annate importanti vissute ad inizio degli anni Duemila nel Salento, all’epoca del Lecce di mister Alberto Cavasin.

Fra' Paolo Quarta
Fra’ Paolo Quarta

Non poteva ovviamente mancare il puntuale sostegno di fra’ Paolo Quaranta, direttore della rivista “Salento Francescano”, oltre che cappellano dell’Università del Salento, noto super-tifoso giallorosso che prova a garantire alla squadra salentina una certa “protezione” dall’alto in caso di bisogno… Il saio e la sciarpa al collo della propria squadra del cuore ne fanno un personaggio sui generis particolarmente simpatico e degno di nota.

Sul rettangolo verde si è poi rivisto anche l’infortunato di vecchia data Dario D’Ambrosio che non ha voluto star lontano dai suoi compagni di squadra nonostante sia in piena riabilitazione dopo la frattura della caviglia rimediata nella sfortunata trasferta di Viareggio in cui il Lecce finì clamorosamente kappaò. Il momento cruciale della stagione dei giallorossi non se lo voleva certo perdere ed ecco che l’apporto morale non lo ha fatto mancare a capitan Miccoli e compagni.

Miccoli col figlio
Fabrizio Miccoli col figlio

Proprio il condottiero di questo Lecce, Fabrizio Miccoli, aveva portato con sé una mascotte d’eccezione: il figlioletto. A bordo campo ha seguito le gesta del papà tanto amato dai tifosi di casa e si è lanciato in un abbraccio affettuosissimo al collo del proprio genitore che, ahilui, non ha potuto ripagare tanto amore con un gol magari da dedicargli come ha fatto nel post-match Adriano Ferreira Pinto, autore della rete dell’1-0, con il proprio di figliolo ed a sua moglie.

Benevento tifosi
I tifosi del Benevento

Il Settore Ospiti dell’impianto comunale leccese ha visto una massiccia presenza di supporters sanniti arrivati nel Salento a bordo di pullman, auto private e mini-van. Il loro sostegno è stato intenso e abbastanza corretto, eccezion fatta per il lancio di alcune bombe carta e diversi fumogeni accesi nel proprio settore che non hanno però creato danni o problemi. Anche al fischio finale, con tanta delusione in corpo per l’ennesima stagione in cui è sfumata la promozione finale in B, i tifosi beneventani sono rimasti al loro posto e non hanno creato disordini di alcun genere.

Chini-Papini
Chini e Papini

In campo, gli scatti del nostro fotografo hanno fermato gli attimi rendendoli eterni di alcuni passaggi importanti del match. In panchina, mister Giacomo Chini, che sostituiva lo squalificato Franco Lerda (seduto, si fa per dire, in tribuna) ha vissuto un pomeriggio di intense emozioni e grandi batticuori. Ha fatto la spola su e giù lungo tutta l’area tecnica riservata agli allenatori davanti alla sua panchina e non ha risparmiato un grammo di voce per incitare i suoi ragazzi e dar loro le necessarie indicazioni concordate col suo diretto superiore.

Zigoni golLo sguardo di Gianmarco Zigoni è quello della liberazione, della fine di una lunga tensione e dello scioglimento di tutte le ansie che attanagliavano i presenti sugli spalti. Il suo gol, che ha regalato il 2-0 al Lecce, ha messo in cassaforte il risultato e l’approdo alle finalissime che garantiranno il salto di categoria. Gioia immensa, mista a sudore, concentrazione ed adrenalina pura sono stati il sottile filo rosso che ha accomunato in un sol istante squadra, dirigenza e tifoseria.

L’impresa è stata compiuta, ora non resta che l’ultima scalata…

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