real-madrid-atletico-madrid(di Massimiliano Cassone) – La favola svanisce per soli 120 secondi. Sergio Ramos riporta sulla terra i colchoneros e li costringe ai supplementari dove crollano e dicono addio al sogno Champions.

Per l’Atletico Madrid sarebbe stata la prima Coppa dei Campioni della storia, per il Real Madrid è la decima, per l’italiano Carlo Ancelotti è la terza vinta con due squadre diverse.

La serata non inizia benissimo per il “Cholo” Simeone che dopo nove minuti perde Diego Costa, mandato in campo nonostante le condizioni non ottimali a causa della lesione al quadricipite, al suo posto entra Adrian Lopez. Non è una partita bellissima, da una parte ci sono le merengues che puntano tutto sulla velocità dei mister 200 milioni Bale – Ronaldo e sull’imprevedibilità delle incursioni di Di Maria, dall’altra c’è la solidità di una squadra aggressiva che difende e sa ripartire senza lasciare nulla al caso, ha il volto del suo allenatore.

PRIMO TEMPO –  Fino alla mezz’ora è una partita a scacchi giocata a centrocampo e la sensazione che trapela è che possa essere risolta da un errore. Ed è proprio su uno sbaglio di Tiago che si vede la prima vera azione da gol del Real; l’ex Juve serve erroneamente  Bale che come una freccia si conficca nelle costole dei colchoneros ma di fronte a Courtois tira incredibilmente a lato. Per i ragazzi di Simeone questo è uno schiaffo ben piazzato in volto; si svegliano e trovano il vantaggio dopo sei minuti con Godin che sfrutta la più brutta ed ingenua uscita di Casillas. La squadra di Ancelotti sbanda e potrebbe prendere il secondo gol ma fortunatamente il colpo di testa di Adrian dopo pochi minuti termina alto sulla traversa. il primo tempo termina con l’Atletico in vantaggio.

SECONDO TEMPO – Nella seconda frazione di gioco la squadra dell’allenatore italiano entra in campo determinata e desiderosa di riacciuffare l’incontro ma se nella fase offensiva è abbastanza pungente, vero è che nella fase difensiva lascia molto a desiderare. Nei primi dieci minuti Cristiano Ronaldo potrebbe segnare in due occasioni, poi è la volta dei colchoneros con Adrian che non riesce a sfruttare al meglio un errore di Carvajal e calcia fuori.

I blancos tentano in tutti i modi di imbastire gioco ma la lucidità della fase difensiva dei ragazzi di Simeone li spiazza. Poi incomincia la girandola delle sostituzioni e Ancelotti prova a ridisegnare tutto con Marcelo e Isco al posto di Coentrao e Khedira. Simeone risponde mandando in campo Sosa al posto di Raul Garcia.

L’Atletico Madrid incomincia a sentire la fatica e cala sensibilmente prestando il fianco all’avversario che al 75° potrebbe pareggiare con Bale ma la sua mira è sbilenca; ed è ancora lui a sbagliare dopo pochi minuti a tu per tu con Courtois.

Il tecnico ex Milan le prova tutte; richiama in panchina l’evanescente Benzema e getta nell’arena Morata. Nulla da fare però, il 90° è alle porte; la lavagnetta del quarto uomo segna 5 minuti di recupero. Simeone incita il pubblico che risponde con un boato. Il tecnico argentino sente già l’odore della vittoria, ma il calcio è così, è implacabile, bello ma imprevedibile; mancano 120 secondi alla fine di tutto, solo due minuti separano l’Atletico dalla storia. Sergio Ramos però si veste da strega cattiva per gli avversari e da angelo per i suoi compagni ed accende la luce per i blancos; angolo di Di Maria e lui, di testa, castiga Courtois che altro non può fare che prendere la sfera dal sacco.

foto webSUPPLEMENTARI – La stanchezza mette in ginocchio parecchi calciatori per crampi, tra questi anche il campionissimo Ronaldo. Si gioca sul filo del rasoio e il singolo episodio può determinare l’esito finale. L’Atletico Madrid è sulle ginocchia ma il Real non riesce a costruire nulla di veramente importante nel primo tempo supplementare se non un calcio di punizione di Ronaldo dal limite. Nel secondo tempo le merengues mettono al tappeto i colchoneros andando in gol tre volte con Bale, Marcelo e Ronaldo su rigore. Finisce 4-1 per il gigante Golia contro il piccolo Davide; il passivo è troppo pesante e certamente non rende giustizia alla forza dell’Atletico Madrid che per soli due minuti non ha coronato il sogno più bello… ma questo è il calcio: lo sport più bello del mondo. Il Real Madrid  (meritatamente) sale sul tetto d’Europa per la decima volta, spazio ai festeggiamenti.

Tabellino

Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Ramos, Varane, Coentrao (59° Marcelo);  Modric, Khedira (59° Isco), Di Maria; Bale, Ronaldo, Benzema (79° Morata). Allenatore Carlo Ancelotti.

Atletico Madrid (4-4-2): Courtois, Juanfran, Godin, Miranda, Filipe Luis; Garcia (61°Sosa), Tiago, Gabi, Koke; Villa, Costa (7° Adrian Lopez).  Allenatore Diego Simeone

Arbitro: Bjorn Kuipers (Olanda)

Marcatori: 36° Godin, 93° Ramos, 110°Bale, 116° Marcelo, 119° Ronaldo (r)

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