Just a perfect dayLECCE (di Pierpaolo Sergio) – “15-5-2011 Just a perfect day“. Così recitava lo striscione esposto in Curva Nord la settimana dopo il trionfo del Lecce di mister Gigi De Canio e Roberto Rizzo in quel di Bari nel famigerato derby finito negli annali per il tentativo di combine costato alla società giallorossa la retrocessione in Lega Pro. Oggi ricorre il terzo anniversario di quella data.

Un anniversario sicuramente amaro per il club salentino, che si ritrova a distanza di tanto tempo ancora impelagato nelle pastoie della terza serie italiana, ma sempre vivo nella memoria dei suoi tifosi che di quella sfida conservano caro il ricordo della immensa gioia assaporata per una vittoria che, stando alle risultanze del processo tutt’ora in corso, resta un successo ottenuto sul campo e senza agevolazione alcuna.

Andrea-Masiello-autogolIl “giorno perfetto” a cui si riferivano gli Ultrà Lecce era quello in cui la propria squadra del cuore aveva espugnato lo stadio “San Nicola“, umiliato i padroni di casa già matematicamente retrocessi in B e regalato loro una soddisfazione ineguagliabile sotto il profilo sportivo. Quel Lecce era il risultato di un mezzo miracolo. Era una squadra che, grazie alla caparbietà dell’allenatore-manager De Canio, seppe stringere i denti nei momenti più duri di quella stagione, battere il Napoli alla terz’ultima di campionato con i gol di Daniele Corvia ed Ernesto Javier Chevanton, andare a Bari a portarsi a casa i 3 punti che significavano salvezza, con le reti di Jeda e l’autogol dell’ineffabile Masiello grazie anche al successo del Palermo sulla Sampdoria con un gol di Fabrizio Miccoli e quindi chiudere il torneo davanti il pubblico amico contro la Lazio (altra partita “chiacchierata” finita 2-4), in un clima già avvelenato dalle allora arcane dichiarazioni del tecnico materano, probabilmente consapevole della bufera che stava per abbattersi sulla società gestita dalla famiglia Semeraro.

Lecce, leccezionale.itLa sera di Lecce-Lazio si chiudeva un’era per il Lecce, ma in pochi se ne rendevano conto… Sarebbe iniziata la autogestione finanziaria con le asfittiche risorse messe a disposizione del Direttore Generale Renato Cipollini, l’ingaggio prima e l’esonero poi di mister Eusebio Di Francesco e, per finire, la disperata rincorsa tentata dal tecnico Serse Cosmi e naufragata solo nelle ultime giornate di campionato, nonostante in organico ci fosse nel solo reparto d’attacco gente del calibro di Luis Muriel, Juan Cuadrado e David Di Michele.

Ma si tratta di materia che già appartiene, ormai, alla storia calcistica di questa società. Oggi il Lecce allenato da mister Franco Lerda e gestito dalla famiglia Tesoro è impegnato nella scalata alla serie B attraverso i play-off.

Il “giorno perfetto” potrebbe non esser stato ancora scritto, né essere arrivato. Perché di “giorni perfetti”, ne siam sicuri, ce ne saranno ancora e tanti per la compagine giallorossa.

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