Leccezionale Mondiale Gruppo BLECCE (di Gabriele De Pandis) – Spagna-Olanda è stata l’atto conclusivo del mondiale sudafricano del 2010: sotto il cielo di Johannesburg, un gol di Iniesta regalò la prima perla iridata agli iberici. Quattro anni dopo lo scontro tra Furie Rosse e Oranje sarà probabilmente la partita decisiva per la testa del Gruppo B, raggruppamento assai tecnico che vede impegnate, assieme alle due forti nazionali del Vecchio Continente, anche Cile ed Australia.

La squadra di Del Bosque, reduce dai successi europei di Austria-Svizzera 2008 e Polonia-Ucraina 2012, intervallati dal formidabile Mondiale sudafricano, arriva in Brasile con il passe-par-tout di favorita, forse la più quotata per la vittoria finale al pari dei verdeoro padroni di casa. Rispetto alla spedizione continentale, la Spagna avrà un Diego Costa in più al centro dell’attacco: la punta ispano-brasiliana, stella del sorprendente Atletico Madrid in lizza per il “dobleteLiga-Champions League, ha scelto la Nazionale spagnola rifiutando il Brasile. Dietro ai campioni del mondo in carica c’è il solito estro dell’Olanda, nazionale che, al contrario di altre compagini europee, non soffre il problema del ricambio generazionale ed atterrerà in Brasile con una serie di giovani promesse che, affiancate alle certezze Robben, Sneijder e Van Persie, potranno riportare in alto i tulipani con un occhio alla propria quotazione di mercato. Il ruolo di outsider spetta al Cile, qualificatosi terzo nel girone di qualificazione sudamericano e pronto a giocarsi il tutto per tutto nelle partite contro Spagna e Olanda per compiere il definitivo salto di qualità. Cenerentola del gruppo, almeno sulla carta, l’Australia, divenuta però un habitué del Coppa del Mondo.

Leccezionale Mondiale SpagnaSPAGNA: Europeo, Mondiale, ancora Europeo. Cosa ci si aspetta di più da un gruppo che da sei anni sta dominando la scena del calcio mondiale ed europeo? Sarebbe però difficile e fin troppo semplicistico non considerare la Spagna tra le nazionali più gettonate per la conquista dell’iride mondiale di Brasile 2014. In Brasile, il gruppo del c.t. Vicente Del Bosque sarà in larga maggioranza quello che ha conquistato l’Europeo di Polonia-Ucraina, ma in attacco l’allenatore di Salamanca potrà contare (salvo infortuni che ne potranno impedire il rendimento al cento per cento) di Diego Costa, esploso quest’anno con la maglia dell’Atletico Madrid; 27 gol in Liga e 8 centri in Champions sono il pazzesco curriculum della punta dei colchoneros di Madrid, adocchiata già dal Chelsea che forse se lo accaparrerà per 40 milioni di euro. La forza motrice della Spagna è il centrocampo, esaltato dall’efficienza del tiqui taka dei sontuosi palleggiatori di centrocampo del Barcellona Xavi e Iniesta (desiderosi di riscatto dopo il parziale fallimento europeo blaugrana) circondati da altri campioni come Javi Garcia, Xabi Alonso, Santi Cazorla, Koke, Busquets, Fabregas e Thiago Alcantara, figlio dell’ex Lecce Mazinho (in forse a causa di un infortunio). Le innumerevoli soluzioni a disposizione del baffuto tecnico iberico abbracciano anche la difesa: se Arbeloa non riuscisse a recuperare appieno per il Brasile, sono pronti Juanfran e Azpilicueta (senza trascurare l’opzione Sergio Ramos terzino destro), Javi Martinez è un jolly con potenziale enorme sia in difesa che sulla mediana, davanti Pedro e Mata hanno negli specchietti le frecce del Manchester City Jesus Navas e Silva e Negredo, anch’egli Citizen, sarà il primo cambio di Diego Costa. In porta Iker Casillas (nella foto) tiene a debita distanza De Gea e Reina dopo il bel finale di stagione (Victor Valdes non ci sarà dopo la rottura del crociato). Che cosa chiedere di più all’assortimento di una nazionale che può permettersi di lasciar fuori altri campioni come Borja Valero, Llorente, forse Isco e uno tra Villa e Torres?Spain v Italy - UEFA EURO 2012 Final

Punto di forza: Il centrocampo delle Furie Rosse è un’arma pazzesca. Xavi ed Iniesta sono calciatori che necessitano sempre di una gabbia attorno, Cazorla ha tempi d’inserimento incredibili ed anche i nomi di eventuali sostituti fanno tremare le gambe.

Punto debole: La fame. Cosa può spingere un gruppo già capace di conquistare due Europei ed un Mondiale a gettare il cuore oltre l’ostacolo in eventuali momenti di difficoltà? In più, c’è uno 0-3 subito dal Brasile in finale di Confederations Cup dieci mesi fa da recuperare.

La stella: Andrès Iniesta. Il passaggio a vuoto stagionale del Barcellona, a secco di titoli, non può sminuire la classe dell’uomo che in Sudafrica ha regalato il primo mondiale alle Furie Rosse. Dai suoi piedi possono nascere arcobaleni e opere d’arte a servizio delle frecce offensive spagnole.

Ranking FIFA: 1^

Miglior piazzamento: primo posto – 2010

Leccezionale Mondiale OlandaOLANDA– Il fallimento di Euro 2012 (fuori al primo turno nel girone con Germania, Portogallo e Danimarca con l’esordio-choc dello 0-1 coi danesi) ha spinto l’Olanda ad un ulteriore ricambio generazionale in campo, ma non in panchina: fuori Bert van Marwijk e dentro il comandante di mille bastimenti vincenti Louis Van Gaal, vate del calcio olandese. L’Arancia Meccanica che si presenterà in Brasile, qualificatasi senza problemi, sarà una squadra ancor più giovane rispetto al solito e quindi vogliosa del profumo del grande palco mondiale. Via Stekelemburg, Huntelaar, Heitinga, Mathijsen, Van Bommel e Bouma, spazio a giovani rampanti come Lens (esterno destro della Dinamo Kiev formidabile in velocità), Clasie (centrocampista 22enne di quantità in forza al Feyenoord), Van Ginkel (regista di centrocampo potenziale top player alla corte di Mourinho al Chelsea) e Martins Indi (difensore centrale utilizzabile anche a sinistra), che si gioca le due maglie di difensore centrale con Vlaar, Veltman, De Vrij e Rekik, tutti alla prima esperienza continentale, fatta eccezione per il primo. Sulle fasce arretrate Blind dell’Ajax (figlio d’arte) e il “parigino” Van Der Wiel, seguiti a ruota da Janmaat e Willems, alimenteranno il gioco sulle fasce arancioni. A centrocampo mancherà la sostanza del romanista Kevin Strootman, appiedato dopo la rottura del crociato. Tra i pali il duello costante tra i due portieri dell’Ajax campione d’olanda Vermeer e Cillesen si riproporrà anche in salsa oranje, con Zoet del PSV alla finestra. In attacco molto ci si aspetta dai due top player Arjen Robben e Robin Van Persie (nella foto). Per il 30enne funambolico esterno del Bayern Monaco, impiegabile sia a destra sia a sinistra in base alle esigenze ed ai momenti del match, è una delle ultime occasioni per scrivere la storia della sua nazionale, dopo aver scritto l’anno scorso quella della squadra bavarese; su van Persie, anch’egli 30enne, 41 gol in nazionale all’attivo, poggerà il peso dell’attacco olandese, alla difficile ricerca di bissare l’atto finale di Johannesburg raggiunto quattro anni fa. Wesley Sneijder, reduce dall’anno e mezzo ad Istanbul con il Galatasaray, non partirà in prima fila, ma il suo apporto alla causa olandese sarà sicuramente importante in corso d’opera. Tornerà a colpire il “calcio totale” olandese, stavolta condito dal pragmatismo e dalla tenacia del santone Van Gaal?Van Persie

Punto di forza: L’attacco è allo stesso tempo velocissimo e terribilmente prolifico: van Persie e Robben in prima battuta difficilmente batteranno la fiacca in Brasile; dietro ai due “top” poi Lens, Narsingh, Depay e de Guzman sono pronti ad esplodere.

Punto debole: Se l’esperienza di Van Gaal in panchina potrebbe rappresentare un vanto per l’Olanda, la troppa inesperienza, soprattutto in campo europeo, dei molti giovani e giovanissimi della rosa oranje potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, soprattutto nei momenti thrilling di eventuali sfide secche.

La stella: Arjen Robben. Se i tifosi si aspettano molto dai gol, spesso bellissimi, di Robin Van Persie, senza dubbio è lui il giocatore in grado di spostare gli equilibri di una squadra, quella Oranje, molto sbilanciata in avanti, ma potenzialmente implacabile e velocissima negli ultimi 20 metri.

Ranking FIFA: 15^

Miglior piazzamento: secondo posto – 1974, 1978, 2010

Leccezionale Mondiale CileCILE– Spesso rimasto in ombra delle maggiori nazionali sudamericane, il Cile si presenta in Brasile con una squadra molto competitiva, ben assortita in ogni reparto e dotata di elementi tecnici e di valore, pronti a far male ad ogni avversario. Di certo il sorteggio non ha regalato un girone morbido, ma La Roja, eliminata agli ottavi ai mondiali in Sudafrica ed assente a Corea-Giappone 2002 e Germania 2006, venderà cara la pelle e tenterà fino alla fine di giocare un brutto scherzo ai due colossi europei. Lo juventino Arturo Vidal sarà la guida del centrocampo cileno, reparto che potrà vantare i tempi di gioco del viola David Pizarro, la sostanza dell’altro fiorentino Mati Fernandez e Felipe Gutierrez del Twente. Sulle fasce Mauricio Isla e Jean Beausejour del Wigan saranno gli aghi della bilancia dello schieramento di mister Jorge Sampaoli, in quanto saranno chiamati al difficile compito della doppia fase nel 3-4-1-2 del c.t. argentino. Vidal agirà tra le linee e sorreggerà un attacco formato dall’ex Udinese Alexis Sanchez (nella foto) e da quell’Edu Vargas incompreso a Napoli ma bomber implacabile a Valencia. Dietro ai due attaccanti dal calibro europeo ci saranno Mauricio Pinilla e Humberto Suazo. La difesa, reparto un po’ più ballerino, sarà guidata dall’esperto portiere della Real Sociedad Bravo e da Gary Medel, difensore centrale utilizzabile anche sulla mediana e dotato di buon piede. Le potenzialità per il grande salto ci sono, sta ai top player dare il valore aggiunto a una squadra che si presenta al mondiale con la migliore rosa della sua storia.

Alexis SanchezPunto di forza: Il Cile si presenterà in Brasile con una fase offensiva che ha poco da invidiare a quella dei top team: Vidal a centrocampo sarà affiancato da elementi esperti e il duo offensivo Alexis Sanchez-Edu Vargas, se ben assortito, promette sfracelli.

Punto debole: La difesa, un po’ leggerina, potrebbe andare in difficoltà se mancherà il giusto apporto dei centrocampisti laterali.

La stella: Arturo Vidal. La stagione magistrale del centrocampista juventino, contornata da numeri da attaccante con 11 gol in campionato, 5 in Champions e 2 in Europa League, merita il miglior epilogo possibile. Nel suo ruolo di centrocampista moderno, capace di svolgere intensamente tutte le fasi di gioco e con tempi di inserimento perfetti, Vidal è tra i migliori al mondo.

Ranking FIFA: 13^

Miglior piazzamento: terzo posto – 1962

Leccezionale Mondiale AustraliaAUSTRALIA– Vecchie glorie e giovani rampanti cercheranno di tenere alta la bandiera dei Socceroos nella difficile missione di Brasile 2014, complicata dall’inserimento in un girone di ferro. Il c.t. greco-australiano Ange Postecoglou ha costruito una squadra che affianca una serie di giovani interessanti, perlopiù impegnati in Europa, agli eterni eroi del calcio australiano Tim Cahill, ora ai Red Bulls di New York e reinventatosi in nazionale nel ruolo di terminale offensivo e il 35enne ex Palermo e Parma Mark Bresciano, ora in Qatar con l’Al-Gharrafa. Non ci sarà l’altra colonna Neill, ormai ex capitano, silurato dal c.t. dopo le 96 presenze con la maglia gialla dei Canguri. Gli elementi da tenere d’occhio saranno indubbiamente James Holland, centrocampista 24enne quest’anno alla sua prima Champions con l’Austria Vienna, Tom Rogic, 21enne trequartista del Bordeaux e Tom Oar, cursore sinistro dell’Utrecht. In porta il secondo portiere del Borussia Dortmund Langerak è favorito sull’estremo difensore del Bruges Ryan; il numero 12 giallonero guiderà una difesa che, orfana di Neill, vedrà l’esperto Luke Wilkshire a sinistra come unico giocatore di un certo spessore; il terzino sinistro della Dinamo Mosca sarà quasi una guida per i giovani centrali Good (21anni del Dundee United) e Spiranovic (in forza in patria ai Western Sydney Wanderers), favoriti su altri calciatori in ascesa come McGowan e Wilkinson.

Punto di forza: Il folto centrocampo, cuore pulsante della squadra, incarna il leitmotiv della gestione Postecoglou: il giovane Holland è circondato da gente come Milligan e capitan Jedinak, entrambi calciatori che, giocando in Europa, hanno accumulato tanta esperienza. Poi capitan Cahill, nonostante i 34 anni, può regalare ancora qualche colpo di genio.

Tim CahillPunto debole: L’attacco sembra leggerino. Lo spostamento di Tim Cahill al centro dell’attacco è frutto del vuoto lasciato in avanti dall’infortunio di Robbie Kruse, attaccante interessante del Bayer Leverkusen. Dietro a Cahill sembrano leggere le soluzioni Archie Thompson, tornato in nazionale a 35 anni, e Matthew Leckie, 9 gol in B tedesca con il FSV Frankfurt.

La stella: James Holland. Il 24enne di Sydney, centrale di centrocampo completo e moderno, è il presente ed il futuro dei Socceroos. La coabitazione in campo con un guru come Tim Cahill (nella foto), specialmente in un’occasione importante come il Mondiale, non potrà che giovare alla maturazione tecnico-tattica del ragazzo.

Ranking FIFA: 59^

Miglior piazzamento: ottavi di finale – 2006

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