esultanza Lecce e LerdaLECCE (di Carmen Tommasi) – Ed ecco il Pontedera: nel calore avvolgente dello stadio amico, alle ore 16:00, in un pomeriggio soleggiato, si spera, e dal clima estivo. Domenica il Lecce ritorna subito in campo per la gara, la partita delle partite, dei quarti di finale playoff ad eliminazione diretta, con supplementari e rigori in caso di parità, contro i toscani di Paolo Indiani, neo-promossa rivelazione del girone B, che ha battuto il Gubbio, piazzandosi all’ottavo posto in classifica ai danni della Salernitana sconfitta a “sorpresa” dalla Paganese. E se poi, i giallorossi, che saranno orfani dello squalificato Romeo Papini, dovessero passare il turno se la giocherebbero in semifinale con la vincente di Catanzaro e Benevento dell’ex Melara.

Adesso, si cancella tutto quello che di buono e sorprendente è stato fatto con l’arrivo, il ritorno, nel Salento del “sergente di ferro” Franco Lerda: 19 vittorie e 61 punti in classifica per una rimonta impensabile, dopo un inizio di stagione con cinque sconfitte di fila (quattro con l’ex tecnico Moriero in panchina) paragonabili al più brutto dei film horror. Ma il calcio, si sa, purtroppo e per fortuna, non ha memoria e, come ha ricordato, proprio ieri, il tecnico piemontese, “Arrivati a questo punto tutta la storia del campionato si azzera. Si azzerano i punti di distacco dal Pontedera e le gare in cui abbiamo affrontato la squadra toscana. Conosco benissimo le insidie che possono derivare dall’affrontare il Pontedera, per di più in una gara secca, con tutti i suoi pro e contro”.

Da domani alla ripresa della preparazione in quel di Squinzano, quindi, massima concentrazione in vista della delicata gara contro il Pontedera: piedi per terra, umiltà e solito lavoro intenso settimanale, perché Miccoli e soci sanno benissimo che domenica, e si spera davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, ci sarà scritto sul portone d’ingresso del “Via del Mare”: vietato sbagliare.

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