Gesù mortoLECCE – Tra le manifestazioni religiose più importanti della Settimana Santa certamente rientra il rito dei Sepolcri, che si celebra ogni anno in occasione del Giovedì Santo in tutte le chiesa del Salento e della città di Lecce dove, dalle più piccole alle più grandi e rinomate quali il Duomo, Santa Croce o San Matteo, migliaia di fedeli si recano tradizionalmente per adorare il Santo Sepolcro e gli altari allestiti per ricordare la morte di Gesù Cristo.

Ogni parrocchia allestisce all’interno della propria chiesa un Santo Sepolcro commemorativo dell’Ultima cena del Cristo con gli Apostoli: in genere, per le decorazioni, vengono utilizzati germogli di legumi, ciotole e bicchieri in creta, pane casareccio, nonché ceri, lumini, fiori, statue ed immagini sacre.

Ciascuna parrocchia interpreta liberamente il senso della commemorazione, dando una versione diversa del Santo Sepolcro: alcuni sono caratterizzati da intense luci bianche, che auspicano la Resurrezione, altri invece sono caratterizzati da luci soffuse o addirittura dal buio per invitare i credenti al raccoglimento spirituale. Ci sono alcune parrocchie del borgo antico che solitamente allestiscono delle vere e proprie scenografie e altre che preferiscono celebrare una raffigurazione animata, in stile “recita religiosa”.

Sepolcro di San LuigiQuest’anno, ad ogni modo, aderendo all’invito lanciato a tutti i Cristiani da Papa Francesco ed anche in linea col periodo di crisi tutt’altro che facile che il nostro Paese si trova a vivere, gli altari delle chiese di Lecce si sono presentati per lo più assai sobri, senza particolari “eccessi” o trionfi di fiori freschi come accadeva in passato.

Gli altari spogli e i tabernacoli vuoti hanno attratto l’attenzione dei tantissimi fedeli che si sono affollati fino a tarda ora per le vie del centro storico del capoluogo salentino, ossia lì dove sorgono le chiese più antiche della città.

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