Dragons-Patriots1_foto Angelo Pellegrino
Foto Angelo Pellegrino

Alla presenza di tantissimi tifosi, che nonostante l’andamento della gara sono stati sempre vicini tifando con il calore giusto, i Salento Dragons perdono il derby contro i Patriots Bari per 16-35. Ora, per sperare di agguantare i Play Off, i salentini devono  vincere sabato 26 aprile a Barletta contro i Mad Bulls.

I Patriots sono scesi in campo con l’atteggiamento giusto, mentre i padroni di casa hanno sofferto da subito; a poco è valsa l’impennata d’orgoglio avuta con i touchdown di Matteo D’Amore e Maurizio Bellisario e le trasformazioni di Antonio Schirinzi e Daniele Quarta.

A fine gara è stato il coach Toni Mangiafico a fare il punto della situazione:

“Bari si è dimostrata una squadra ben organizzata, con pochi giochi offensivi è riuscita a metterci in difficoltà. Più che altro è riuscita fisicamente a fare la differenza.  Alla nostra squadra sono mancati degli elementi importanti, causa infortunio abbiamo avuto defezioni importanti sia in attacco che in difesa. In offense abbiamo avuto il rientro di Daniele Quarta che si è rivelato determinante in alcune situazioni in cui la squadra si è ritrovata in difficoltà. Abbiamo pagato a duro prezzo la partenza a causa di un’eccessiva tensione che ha bloccato i ragazzi portandoli in confusione. In genera oggi  ho notato comunque un miglioramento dei miei ragazzi sotto tanti aspetti. Bari commette pochi errori, e come tutte le squadre di football, chi commette meno errori vince”.

Alla domanda su come valuta la sua esperienza salentina, il coach risponde così: Per me è un’esperienza totalmente nuova. Sto cercando di interagire con i ragazzi in questa realtà che è completamente diversa dalle realtà che esistono al nord. Ci sono molti aspetti per i quali io sto imparando ed altri per i quali sto insegnando. Sicuramente un’esperienza importante che mi porta a voler bene a questa squadra, a questi ragazzi e a quest’ambiente. Spero di poterli aiutare più che posso. Per adesso stiamo facendo delle programmazioni, nuovi metodi, nuove dinamiche che dovranno essere assimilati nel tempo. Sto cercando di portare la mia esperienza per far crescere il gruppo. Questo è il mio compito di allenatore e spero di farlo sempre nel migliore dei modi”.

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