stemma grossetoLECCE (di Italo Aromolo) – Il litorale della Versilia in festa per il Carnevale, il Rinascimento della Prato medievale ed ora le verdi colline della Maremma: dopo le uscite contro Viareggio e Prato, il calendario del Girone B di Prima Divisione presenta la terza trasferta di fila in terra toscana per il Lecce di Franco Lerda, chiamato a proseguire la sua marcia contro il Grosseto del vulcanico patron Piero Camilli; la compagine allenata dallo storico allenatore del Rimini Leonardo Acori è, come si suol dire, “il peggior avversario” che il Lecce avrebbe potuto incontrare in questo momento del campionato: non solo per lo smagliante stato di forma che lo ha visto conquistare 9 punti nelle ultime 4 partite, ma anche e soprattutto per una posizione di classifica (10° posto con 40 punti, a -2 dall’ultimo che garantisce l’accesso ai play-off, occupato dalla Salernitana) che pone la vittoria contro i giallorossi come unico e irrinunciabile presupposto per continuare ad alimentare le speranze di entrare nella griglia-spareggi.

leo acoriCon Acori il Grosseto è terzo- Sembra essere proprio mister Acori, che lo scorso anno, alla guida di un San Marino in cui militava l’attuale esterno giallorosso Abdou Doumbia, sconfisse per 3-1 il Lecce di Franco Lerda (sancendone per giunta l’esonero), il toccasana di un “Grifone” che sta vivendo una stagione particolarmente travagliata, sia dal punto di vista prettamente sportivo, dove la girandola di 4 allenatori è sintomatica di un andamento di risultati fortemente altalenante, che dal punto di vista societario, dove una serie di grane economiche e burocratiche (in primis la spinosa questione della gestione comunale dello stadio) stanno estinguendo la passione del presidente Camilli, ormai fermamente deciso a cedere il timone della squadra e disimpegnarsi totalmente dal mondo del calcio.

Da quando l’allenatore umbro è subentrato ad Antonello Cuccureddu (la cui breve avventura sulla panchina dei biancorossi, iniziata proprio in coincidenza della gara di andata tra le due squadre (1-0 per i salentini), ha fruttato solo 11 punti in 8 partite) il Grosseto ha cambiato marcia: sono 15 i punti conquistati dai rigenerati maremmani nelle 8 partite dell’era-Acori (meglio hanno fatto solo il Lecce con 18 punti e il Frosinone con 17). Nel frangente considerato, la formazione toscana è apparsa devastante soprattutto tra le mura amiche, dove è reduce da tre imposizioni consecutive contro avversari d’alta quota come Pisa (3-1), Salernitana (2-1) e L’Aquila (1-0). Anche in trasferta gli Acori-boys hanno ben figurato, espugnando i campi di Ascoli (Ascoli-Grosseto 0-1) e di Pagani (Paganese-Grosseto 0-2, nell’ultima giornata), ma lasciando a desiderare in casa della capolista Frosinone (3-0 al “Matusa”) e del Catanzaro (1-0 al “Ceravolo”).

marotta bariRosa e reparti: occhio alla coppia d’attacco Marotta-Ferretti- Squadra in buona parte rinnovata nel mercato di riparazione (ben 6 le cessioni, tra cui quelle eccellenti dell’ex centrocampista giallorosso Gennaro Del Vecchio e del terzino sinistro Stefano Dicuonzo), il Grosseto annovera tra i propri effettivi una batteria di spiccate individualità, quei classici elementi in grado di risolvere le partite con il colpo di genio. In primis, due frecce offensive che farebbero invidia a club di Serie B come Andrea Ferretti ed Alessandro Marotta: entrambi arrivati a campionato di gran lunga inoltrato (il primo, ex Carpi, a dicembre, mentre il secondo, in prestito dal Bari, a gennaio) hanno trovato fin da subito un’ intesa perfetta che ha permesso loro di realizzare già 5 gol a testa.

Il miglior supporto per la loro vena realizzativa non può che essere rappresentato dall’esterno destro Francesco Bombagi, autentico apriscatole delle difese avversarie, di cui si ricordano le prestazioni sfavillanti contro il Perugia (doppietta nel 3-2 al “Curi” di gennaio) e lo stesso Lecce nella gara d’andata (magistrale una sua punizione che solo un miracolo di Perucchini sventò dall’incrocio dei pali). Sempre nel reparto di centrocampo, alla gioventù del giovanissimo 19enne scuola Roma Matteo Ricci si accompagna l’esperienza di uomini-guida come Kenneth Obodo (28 anni, fratello dell’ex Lecce, Christian) e, ciliegina della campagna invernale, nonché match winner della vittoria di Pagani, Biagio Pagano (31 anni, alle spalle una decennale carriera sui campi di Serie A e B con le maglie di Sampdoria, Bari, Rimini – dove fu un pupillo di Acori per 3 anni – e Torino).

In difesa, di fronte all’estremo difensore Ivan Lanni (uno dei pochi reduci degli anni in cui il Grosseto militava in Serie B), giganteggiano i 193 centimetri di Lorenzo Burzigotti, difensore centrale molto insidioso sulle palle inattive, come dimostra lo spettacolare gol di tacco realizzato con il colpo dello “scorpione” nel derby contro il Pisa. Voglia di ribalta per un altro componente del pacchetto arretrato, il terzino destro Matteo Legittimo, nativo di Casarano ed ex della partita per aver militato tra le fila giallorosse negli ultimi 5 anni (periodo in cui spesso è stato relegato nelle compagini giovanili o parcheggiato in prestito in giro per l’Italia).

La tattica, l’ambiente e le ultime news: guai in attacco per Acori, Marotta a rischio? Una serie di problemi fisici hanno scompigliato le carte tattiche di mister Acori, che molto probabilmente domenica sarà impossibilitato a schierare il collaudatissimo 4-4-2, marchio di fabbrica del tecnico umbro, nella sua conformazione tipo: alla partitella del giovedì non hanno preso parte il bomber Marotta e il suo “vice” Gioè, mentre hanno stretto i denti, restando in dubbio per domenica, l’altro attaccante Giovio e il centrale di difesa Biraschi. Nel caso in cui quest’ultimo non dovesse farcela, è pronto a prendere il suo posto il collega di reparto Leonardo Terigi (189 cm), che la scorsa stagione ha festeggiato proprio al “Via Del Mare” la promozione in Serie B con la maglia del Carpi.

tifosi-grossetoSul fronte ambientale, oltre al comprensibile fermento che sta vivendo il popolo biancorosso per l’importanza della sfida, si segnalano due iniziative particolari: i numerosi attestati di sostegno e affetto che tutto lo “Zecchini” riverserà nei confronti dello storico leader del tifo unionista Paolo Malvani, che solo negli ultimi giorni è apparso fuori pericolo dopo aver a lungo lottato per la vita, e la possibilità di entrare gratis che la società maremmana ha offerto a tutti i tesserati del settore giovanile grossetano, operazione già attuata con successo nella gara contro il Pisa.

La trascinante spinta del proprio pubblico, un entusiasmo alle stelle, una più che buona qualità tecnica e, dulcis in fundo, un famelico bisogno di punti: saranno queste, le caratteristiche del prossimo avversario del Lecce, le insidie principali che la trasferta di Grosseto nasconde ai giallorossi di mister Lerda, chiamati anche loro, come e più dei rivali di turno, a centrare senza mezzi termini il risultato pieno, con l’obiettivo di avvicinare ancora di più la prima posizione e presentarsi, tra sette giorni, nella migliore delle condizioni psico-fisiche alla sfida verità contro il Frosinone.

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