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Savino Tesoro

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Il 26 luglio è previsto come dal calendario del tour “Un amore così grande” il concerto dei Negramaro allo stadio “Via del Mare” di Lecce; la band salentina dovrebbe infatti chiudere proprio in casa il nuovo viaggio che inizierà il 5 luglio da Cattolica e toccherà poi Padova (Piazzola del Brenta), Genova, Pistoia, Verona, Palmanova (Ud), Locarno, Giffoni Valle Piana (Sa), Taormina (Me) ed infine, come detto, Lecce.

Nelle ultime ore, si è sparsa la voce di possibili incomprensioni tra la proprietà dell’U.S. Lecce ed il Comune del capoluogo salentino per quel che riguarda la concessione del “Via del Mare”. Vero è che il Municipio, proprietario della struttura, può concederla in uso, nel momento in cui non vi si devono disputare eventi sportivi, per lo svolgimento di altri tipi di manifestazioni. Come vero è che gli eventuali danni al manto erboso o a qualsiasi altra area della struttura siano a carico di Palazzo Carafa che deve premurarsi di riconsegnare in buone condizioni la struttura per ospitare le gare calcistiche del club giallorosso. Per fare un po’ di chiarezza sull’intera vicenda abbiamo ascoltato il presidente del Lecce, Savino Tesoro.

Presidente ci vuol dare la sua versione sulla questione della concessione dello stadio per il concerto dei Negramaro del prossimo 26 luglio?

Premetto che mi fa piacere che i Negramaro vengano a tenere il loro concerto al Via del Mare; anche per noi è un orgoglio che si svolgano eventi così importanti in città. Io, come U.S. Lecce, ho soltanto chiesto al Comune che siano prontamente ripristinati eventuali danni procurati prima, durante e dopo il concerto. Lo stesso feci l’anno scorso quando doveva esibirsi Laura Pausini. Questa è la verità“.

Da Palazzo Carafa le è stato chiesto il suo parere sul dare in uso lo stadio?

Via del Mare notturnaIl Comune prima ha dato il benestare ai Negramaro e poi ha interpellato noi; ribadisco: a noi fa soltanto piacere. A quel punto, però, abbiamo interpellato il manutentore del manto erboso e gli abbiamo chiesto quanto costerebbe risistemarlo nel caso in cui venissero causati dei danni in occasione del concerto. La riposta è stata molto chiara: solo con la rizollatura ritornerebbe in buone condizioni per l’inizio del campionato. La rizollatura costerebbe 150.000 euro. Dopo di che, abbiamo scritto al Comune (e si tratta di documentazione che possiamo esibire) chiedendo un deposito cauzionale di tale somma da usare soltanto nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Anche perché sono spese che competono al Comune e non di certo a noi. Se il Comune non accetta di fare quei lavori perché dovrei eventualmente farli io? Ripeto: non ho nulla contro i Negramaro, anzi mi farebbe piacere che il concerto si svolgesse regolarmente; ma se poi il prato fosse inagibile noi non potremmo giocarci ed io non intendo spendere 150.000 euro che dovrebbe sborsare chi è proprietario della struttura sportiva“.

Presidente, come è naturale che sia, il Lecce paga un canone d’affitto al Comune per usufruire dello stadio. Ce lo conferma?

Certamente. Non solo paghiamo il canone ma abbiamo effettuato, di tasca nostra, lavori di manutenzione che, di norma, spettavano al Comune. L’U.S. Lecce, quindi, avanza dall’Amministrazione comunale una cifra pari a circa 5 anni del canone d’affitto“.

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