Pasculli medaglia 1LECCE (di Pierpaolo Sergio)Pedro Pablo Pasculli: un campione del mondo in casa del Lecce. Un calciatore che, a distanza di quasi trent’anni dal suo arrivo nel Salento, mantiene intatto l’affetto dei tifosi giallorossi nei suoi confronti e che unisce alla sua passione per questa terra il fascino di quell’esclusivo titolo conquistato nei Mondiali di calcio in Messico nel 1986 con accanto un certo… Diego Armando Maradona. Fu allora che il “puntero” di Santa Fe, classe 1960, si tolse la soddisfazione di segnare il gol decisivo negli ottavi di finale contro l’Uruguay.

Pasculli medaglia 2Di quella esperienza, oltre agli indelebili ricordi e fotogrammi, Pasculli conserva come una reliquia la medaglia d’oro che viene consegnata a ciascun giocatore che arrivi a diventare un campione del mondo. Quella medaglia, luccicante come fosse stata appena coniata e raffigurante la Coppa del Mondo sul recto e la data della sua conquista sul verso, l’aveva con sé ieri sera durante la partecipazione alla trasmissione “Terzo Tempo Sera” condotta da Silvia Famularo, in cui colui che “quando schiacciava il pulsante magico diventava intergalattico” (citando il coro che gli Ultrà Lecce crearono apposta per lui) ha parlato del momento attuale che sta vivendo la formazione leccese nel campionato di Lega Pro e le possibili prospettive in caso di accesso ai play-off.

L’indimenticato “cabezon“, in maglia giallorossa dal 1985 al 1992, oggi è alla guida della formazione “Berretti” del Lecce che comanda con pieno merito il suo campionato di appartenenza e che tanto bene sta facendo, formando umanamente e calcisticamente i cosiddetti “Pasculli-boys“, ossia l’eccezionale gruppo di ragazzi che sta sbaragliando gli avversari e che ha conquistato le simpatie di tutti gli sportivi leccesi, consegnando a mister Franco Lerda giovani di ottima prospettiva da utilizzare anche in prima squadra come già accaduto in questo torneo. L’ex attaccante argentino, da tecnico, sta così vivendo una seconda giovinezza, impreziosita dalla possibilità di poter ancora dare il proprio contributo alla causa giallorossa.

Il suo amore per il Lecce è risaputo e, qualora ve ne fosse ulteriore bisogno di “prove”, basti pensare che Pasculli a Lecce ha messo su casa e famiglia e che ha sempre seguito le sorti del club salentino anche quando la sua attività di allenatore lo ha allontanato momentaneamente dalla nostra città. Un amore ricambiato e mai scalfito col popolo giallorosso, riconfermato addirittura in occasione del sorpasso quale miglior bomber straniero in serie A da parte di Ernesto Javier Chevanton. Scusate se è poco…

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