Barraco, leccezionale.itLECCE (di Italo Aromolo) – Una tripletta del tutto inattesa firmata Dario Barraco, tre espulsioni a favore del Lecce, una “paperissima” del portiere del Prato, un arbitro che confonde incredibilmente il giocatore da espellere e, dulcis in fundo, un rigore sbagliato da Beretta, per giunta con un attaccante pratese tra i pali: è successo davvero di tutto in questo Prato-Lecce, incontro valido per la 29esima giornata di Prima Divisione Girone B e terminato con il punteggio di 3-1 in favore degli uomini di Franco Lerda. Una partita del tutto sui generis, dunque, che offre numerosi spunti sui numeri, le curiosità e i record della formazione giallorossa.

Un anno dopo… Barraco! Il centrocampista romano risorge in gran stile tornando al gol dopo ben 402 giorni dall’ultima segnatura: era il 17 febbraio 2013 quando esultava per l’ultima volta con la maglia del Latina, realizzando il gol del vantaggio nella sfida casalinga contro il Barletta (2-0).

La cooperativa del gol cresce ancora: il Lecce ora è a quota 14. Barraco è stato il 14esimo marcatore che il Lecce ha mandato in gol in questo campionato: nessuno ha fatto meglio nei gironi A e B di Prima Divisione. Con il tris di Barraco, si rafforza un altro record in casa-Lecce, quello relativo alla distribuzione delle reti per reparto: la quota di reti provenienti da difesa e centrocampo è infatti giunta all’elevatissima percentuale del 47% (su 45 reti totali, solo 23 sono nate dai piedi degli attaccanti).

Due triplette di fila? Più di mezzo secolo fa. Occorre tornare indietro di 52 anni per ritrovare due partite di fila in cui il Lecce avesse mandato a segno per tre volte un calciatore (al tris di Barraco contro il Prato, era preceduto quello di Miccoli nella gara casalinga contro il Pontedera): nel marzo del 1952, fu addirittura lo stesso giocatore, Anselmo Bislenghi, a realizzare due triplette di fila (Catanzaro-Lecce 2-5 e, la settimana dopo, Lecce-Bari 3-1).

MRigori a favore… in doppia cifra: è record. Con i 2 rigori fischiati oggi a proprio favore, il Lecce porta a 10 i tiri dal dischetto di cui ha usufruito nelle 28 gare disputate: statistica che vale il primato (se pur condiviso con il Pontedera) nei due gironi di Lega Pro.

Espulsioni, espulsioni, espulsioni. I giallorossi di mister Lerda avranno oramai imparato a convivere con situazioni di disparità numerica, visto che nelle 14 gare giocate dal Lecce dopo la gara natalizia contro il Pisa sono arrivate ben 16 espulsioni, per una media di oltre 1 a partita. Di queste 16, sono 5 quelle contro e 11 quelle a favore.

3 espulsioni a favore nella stessa gara: ecco quando è successo. Avere 3 espulsioni a favore in una partita può sembrare un evento più unico che raro: invece la stagione del Lecce è stata curiosamente caratterizzata più volte da questo insolito evento, che si è già verificato in favore dei salentini nella gara di Coppa Italia contro la Ternana (4-2, espulsi i rossoverdi Meccariello, Alfageme e Nolè) e nella gara di campionato contro il Pisa (2-0 espulsi Rozzio, Pellegrini e Cia)

Lecce  - GrossetoL’arbitro e lo scambio di persona: il precedente eccellente. La clamorosa svista del signor Piscopo di Imperia, arbitro di Prato-Lecce reo di aver confuso il calciatore da espellere (ha mostrato il rosso a Malomo anziché a Romanò), ha un precedente eccellente nella storia recente dell’U.S. Lecce: nella stagione di Serie A 2010/’11, il Lecce di mister Gigi De Canio si trovò in una situazione molto simile nella trasferta di Cesena (3^ giornata); sul finire del primo tempo, la percussione offensiva del leccese Gianni Munari sulla fascia destra venne irregolarmente fermata da un rude intervento del difensore cesenate Yuto Nagatomo. L’arbitro internazionale Gianluca Rocchi, invece di punire il reale autore del fallo, sanzionò l’innocente centrocampista Giuseppe Colucci, che, diversamente da Nagatomo, era stato ammonito in precedenza e dunque, a seguito del secondo giallo letteralmente “inventato”, dovette prendere in anticipo la via degli spogliatoi.

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