Scherzare, ridere, sorridere e prendere-rsi in giro fa bene al cervello e non solo. Il senso dell’umorismo non è solo una qualità divertente di alcune persone. E’ una vera e propria palestra che allena il cervello ad essere più resistente ed elastico di fronte allo stress e ai traumi. Lo sostiene Scott Weems, ricercatore della University of Mariland e autore del nuovo libro Ah! The science of when we laugh and why” dove riporta le ultime ricerche sull’argomento, oltre che molti aneddoti divertenti e qualche battuta. Il senso dell’umorismo è tutt’altro che frivolo, nasce da un profondo conflitto del cervello e rinforza anche il sistema immunitario, descrive l’esperto che alza il sipario sulla più umana delle qualità, saper ridere.

Alla pari delle sessioni di spinning o di una corsa nei parchi, l’umorismo impegna le connessioni cerebrali e dà loro più forza e capacità di elaborazione, è un elemento chiave per l’abilità del cosiddetto pensiero spaziale” scrive Weems sul Wall Street Journal dei giorni scorsi tessendo le lodi dell’attore comico e scrittore statunitense Julius Henry “Groucho’ Marx”. ”Fa molto bene al cervello dalle risatine sotto i baffi alle grosse risate di gusto”. Ma non tutto l’umorismo è positivo, precisa lo scienziato. Il sarcasmo indica una tendenza alla depressione all’autopunizione.

Foto: fonte web.

 

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