Niccolò Petrarca 2LECCE (di Gabriele De Pandis) – È dura la vita del secondo portiere, condannato al ruolo da comprimario durante le partite ed obbligato a rispondere “presente” ad ogni chiamata che può giungere da un momento all’altro. La quotidianità del ruolo di “numero 12” diventa più dolce e appassionante se è spesa con la maglia della propria squadra del cuore. Niccolò Petrarca, estremo difensore a disposizione dell’organico della “Berretti” di mister Pedro Pablo Pasculli, lavora duro ogni giorno sul terreno di gioco di Villa Convento inseguendo il sogno di poter difendere la porta della sua squadra del cuore.

Crescita in giallorosso– Petrarca, nato a Maglie il 12 aprile 1996, è uno dei “veterani” del settore giovanile della società di Piazza Mazzini: “Gioco nelle giovanili del Lecce da nove anni, dopo che il Lecce mi ha selezionato in tenera età dallo Zollino, la società del mio paese. Le mie caratteristiche? Sono un portiere dotato di un buon senso dell’orientamento tra i pali, mi piacciono molto le uscite alte e lavoro quotidianamente per migliorarmi sia tecnicamente sia fisicamente”. Petrarca è orgoglioso di vestire la sua maglia preferita: “Sono un grande tifoso del Lecce sin da bambino e sono onorato di far parte di questo gruppo”.

Un apporto al campionato – Il portiere di Zollino è felice delle performance annuali dei Pasculli-Boys: “Stiamo facendo un buon campionato e siamo primi in classifica più che meritatamente”. La scorsa partita col Foggia ha registrato l’esordio annuale di Petrarca, dopo quasi un anno senza presenze in campionato: “Ho lavorato tanto e sono felice di aver avuto la possibilità di giocare nella partita di Lucera contro il Foggia; non giocavo da un anno, ma dopo i primi minuti un po’ tesi sono stato bravo e mi sono sentito più tranquillo”.

La buona prestazione in campionato è dedicata alle persone vicine: “Dedico la bella partita giocata contro i rossoneri alla mia famiglia, per tutti i sacrifici che fa per la mia felicità”.

Niccolò Petrarca 1Tanti maestri – Nel lungo percorso in giallorosso, Petrarca ha avuto la fortuna di confrontarsi con tanti tecnici, tutti capaci di dispensargli utili insegnamenti: “L’anno scorso ho imparato molte cose grazie a mister Di Fusco che a volte mi ha fatto allenare con i portieri della prima squadra, ma devo ringraziare anche i mister Rizzo, Vergallo e Panico, un allenatore dei portieri che, con la sua tanta esperienza, non può che farci migliorare giorno dopo giorno”.

Appassionato di elettronica – Niccolò Petrarca non trascura il suo percorso scolastico e combatte per conciliarlo con gli allenamenti: “Frequento l’IPSIA di Maglie e nel futuro, se non riuscirò a realizzarmi nel calcio, mi piacerebbe aprire un’azienda di elettronica tutta mia”.

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