NocerinaLECCE (di Massimiliano Cassone) – Ci sono decisioni che lasciano perplessi. Il Lecce dovrà recuperare la gara contro la Nocerina il 18 dicembre alle ore 14:30: sarà il mercoledì successivo alla difficile sfida in casa contro il Pisa.

La gara, rinviata per motivi di ordine pubblico lo scorso 17 novembre dal Prefetto di Salerno, viene riproposta ora, ma a distanza di un mese, nello stesso stadio in cui si doveva giocare ed allo stesso orario. E qui l’interrogativo più grande a cui nessuno darà mai risposta: perché?

Il club giallorosso, in piena rincorsa alla zona che conta della classifica, è stato evidentemente penalizzato da un rinvio che poteva essere evitato. Cosa cambiava giocare il 17 novembre oppure il 18 dicembre? Ma pare ormai una costante il fatto di prendere decisioni al limite dell’assurdo in cui a pagare il conto risulta alla fine quasi sempre il Lecce…

Stessa spiaggia, stesso mare… per parafrasare la celebre canzone di Mina; stesso stadio, stessa città, stesse squadre: eppure per le autorità preposte sembra cambiare qualcosa… misteri della fede. Quella stessa fede calcistica che aiuta i tifosi veri a non gettare la spugna dinanzi a queste “cose inspiegabili”, quasi quanto gli avvistamenti degli UFO.

curva vuotaE mentre gli stadi continuano a svuotarsi, di contro con le dichiarazioni della “macchina decisionale” della Lega Pro, continuiamo ad apprendere che loro vorrebbero riempirli e portare le famiglie a godere dello spettacolo del calcio… Rimaniamo perplessi perché a questo enunciato non riusciamo a coniugare la matematica prova commutativa: qui, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato cambia. E cioè, come fanno le persone a riempire gli stadi se questi non sono più il luogo che erano una volta? È stato tolto il calore ed il colore, via gli striscioni e imposto l’alt agli “sfottò”, si scambia un fischio verso l’avversario per un coro razzista, si rimandano le gare domenicali senza nessuna logica e si fanno giocare durante la settimana quando tutti lavorano ed i bimbi alle 14:30 sono appena tornati da scuola, e potremmo continuare all’infinito ad elencare le “brutture” di questo strano periodo storico che ci ritroviamo a vivere e commentare.Curva Nord giallorossa

In Lega Pro, poi, tutto è amplificato. È tutto da serie C, tranne i tifosi veri, quelli che soffrono e che gioiscono, quelli che “bestemmiano” e, ripetiamo, “bestemmiano” per sfogarsi, anche se offende le sensibilità dei più e per questa ragione non si dovrebbe mai fare, ma lo stadio non è una chiesa ed è stato sempre il luogo di sfogo dopo una dura settimana lavorativa; questo era il calcio, il tesoro del popolo.

fiera_dei_pupiE mentre in città si discute ancora attoniti sulla questione delle 42 denunce, il Lecce va a Frosinone per continuare a scalare la vetta, per sperare di farlo, per riuscirci, per giocare una bella partita e fare gioire i propri tifosi. Tra il serio, il drammatico ed il faceto ci avviamo verso la sosta natalizia, riempiremo le nostre case di presepi e pupi (e qui non mancano), poi arriverà l’Epifania con i Re Magi (in corteo verso la santa grotta) che, a quanto ci è dato sapere, hanno già comunicato ai Questori di mezzo mondo l’occupazione di luogo pubblico e lo svolgimento di una manifestazione di festa per non rischiare denunce. Come cambia il mondo. Tra presepi e pupi… è “megghiu cu retimu!

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