IMG_0338LECCE (di Massimiliano Cassone)- Nelle prossime ore, sulle pagine virtuali del nostro quotidiano on line partirà una rubrica sui giovani della formazione Berretti del Lecce.

Come vi annunciammo già un po’ di tempo fa, Gabriele De Pandis, Tommaso Micelli ed il fotografo Michel Caputo ci accompagneranno, passo dopo passo, nel mondo della “linea verde” giallorossa.

Daremo voce ai ragazzi protagonisti in campo, uno ad uno, per conoscerli e per apprezzarne l’impegno che infondono per inseguire un sogno.

Ringraziamo l’U.S. Lecce che, tramite il direttore del settore giovanile Matteo Lauriola e l’addetto stampa Andrea Ferrante, ci ha offerto il supporto necessario per lavorare nelle migliori condizioni.

Inizieremo, e non poteva essere altrimenti, con il giovane, “vecchio saggio” Gianmarco Monaco, il capitano della baby-banda allenata da mister Pedro Pablo Pasculli.

Abbiamo fortemente voluto curare questa rubrica, che nasce originariamente dall’idea di due giovani penne molto interessanti (Micelli e De Pandis), perché sull’operato della società di Piazza Mazzini in merito al “vivaio” si è parlato tanto ed in modo molto critico; teniamo a sottolineare di aver invece trovato un ambiente sano, dei gruppi di lavoro molto promettenti, con la supervisione del direttore Lauriola particolarmente oculata ed attenta.

Chiudiamo questa presentazione con un aforisma sul calcio di Jorge Luis Borges; è una frase che regala un sorriso immerso nei ricordi più belli dell’infanzia di chissà quanti di noi: “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio”. Perché è così: i bambini, i giovani, sono quel futuro che noi adulti dobbiamo cercare di costruire mediante i loro sogni, sognando anche noi, sognando un mondo migliore. E questo, senza i bambini e senza i giovani, non potrà mai esistere.

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