LECCE – (di Pierpaolo Sergio) – Un sogno lungo… 34 anni. E’ il sogno di Fabrizio Miccoli, l’attaccante di San Donato che sabato sera ha finalmente coronato il suo più grande desiderio, ossia realizzare un gol (e che gol…) con addosso la maglia del “suo” Lecce e, per di più, sotto la casa degli Ultrà Lecce, vale a dire la Curva Nord. Una rete importante, sia dal punto di vista sportivo ma, soprattutto, sotto il profilo emozionale per il bomber salentino. Quella rete è infatti giunta in una gara in cui i giallorossi stavano soffrendo l’intraprendenza e l’organizzazione tattica di un Prato che, pur ridotto in 10 uomini da un’espulsione, non voleva certo deporre le armi senza lottare col coltello tra i denti.

I toscani arrivavano al “Via del Mare” forti della propria imbattibilità in campionato e col sogno, mica tanto segreto, di poter tarpare le ali ad un Lecce in salute ed in netta ripresa in campionato. Proprio in una fase di stanca del match, Miccoli si è letteralmente inventato quell’incornata degna di un vero ariete delle aree di rigore e si è erto come un gigante su tutta una serie di polemiche, incomprensioni e mugugni che hanno caratterizzato in parte la sua prima avventura in Lega Pro.

Appena la sfera ha gonfiato la rete, i suoi occhi si sono gonfiati di lacrime, ma lacrime buone, lacrime di gioia, in una corsa che gli deve esser parsa eterna fin sotto la Curva, il cuore pulsante del Lecce, lo stesso cuore che l’attaccante ha gettato oltre l’ostacolo imprimendo quella perla calcistica nella sua memoria, nel suo cuore ed in tutti coloro che erano allo stadio. Peccato per gli assenti… Il calcio, quando regala simili palpitazioni, torna ad essere davvero lo sport più bello del mondo e permette ad un atleta di cogliere un piccolo riscatto dopo amarezze, difficoltà e tormenti interiori che certo non sono mancati al buon Fabrizio in questo tribolato avvio di stagione.

Ieri sera, nel corso della trasmissione sportiva Leccezionale TV, abbiamo voluto rendere un omaggio all’uomo Miccoli prima ed al Miccoli calciatore poi, montando una clip video in cui sono impressi, fotogramma dopo fotogramma, i momenti di quel sogno diventato finalmente realtà dopo… 34 anni. Per quanti se la fossero persa, ecco il filmato realizzato grazie agli scatti del fotografo Michel Caputo che, tra l’altro, stravede per Miccoli in quanto è il suo idolo calcistico.

Ad maiora, Fabrizio.

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