(di Carmen Tommasi) – Avanti così. Il Lecce di Franco Lerda sfoggia un’altra prestazione positiva e convincente, ma che non basta a battere il Pontedera, la squadra sorpresa del girone B di Lega Pro. La trasferta in casa della capolista, insieme al Pisa, frena la scalata del Lecce verso i piani alti della classifica, ma fa ritornare i giallorossi nel Salento con un punto importante e con il sesto risultato utile di fila. E se ci fosse stato più cinismo, come ha sottolineato il tecnico di Fossano a fine gara, il Lecce sarebbe tornato a casa con il risultato pieno.

DIFESA – Solo ordinaria amministrazione per Perucchini che non è mai stato seriamente impegnato in interventi degni di nota, anche se quando l’ex Como ha il pallone tra i piedi ha quasi sempre qualche “tentennamento”. Reparto ordinato e che non ha subito reti, e il Pontedera tra le mura amiche del “Mannucci” nel campionato in corso aveva sempre segnato. La palma del migliore va a “El Tuma” Martinez, il solito generoso, grintoso e volenteroso. L’ex Brescia dove non arriva con il piede, lo fa con l’esperienza, decisamente top. Dario D’Ambrosio non demerita, ma è nervoso, si becca un altro giallo e salta la prossima. Troppi cross imprecisi e parecchi appoggi sbagliati, semi-flop. REPARTO DECISO, ORDINATO E VOLENTEROSO.

CENTROCAMPO – Tutti promossi, o quasi, e a pieni voti. Quei “terribili” due Papini-Parfait davanti alla difesa danno ritmo e sostanza al Lecce. Entrambi non ancora al top fisicamente e senza i 90’ nelle gambe, ma sicuramente fondamentali per gli equilibri del gruppo. Sempre positive le prestazioni dello “strano” trio Doumbia, Bogliacino e Ferreira Pinto a supporto di Zigoni. Il meno positivo oggi è stato il brasiliano, non sempre brillante e dentro alle dinamiche di gioco. Comunque resta una prestazione di sostanza, di qualità e di ritmo alla partita. Con tutti i giocatori che sembrano essere a proprio agio nel 4-2-3-1, marchio di fabbrica di Franco Lerda. IL WALZER DEI MEDIANI TUTTO GRINTA E CONCRETEZZA.

ATTACCO – “Zigo”, il figlio d’arte, dopo quattro gol in due partite questa volta si ferma, ma va vicino alla marcatura. Periodo “si” per l’ex Milan e sale, anche oggi, sugli scudi anche se non brilla: compitino. Bene l’approccio alla gara di capitan Miccoli al rientro dall’infortunio: sfiora il gol e fa vedere che il Lecce ha bisogno di lui, anche a piccole dosi. POCO CINICI, MA GENEROSI E ADRENALINICI.

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