imageLECCE – Una guantiera di pasticciotti fatta recapitare in albergo: è il bentornato dei tifosi leccesi a Cristiano Lucarelli. Il bomber ha gradito. E al “Via del Mare” ha lasciato strada libera ai Lerda-boys. L’Ufficio Indagini sorvola…

Finisce 3-0. Il Lecce comincia ad assumere le sembianze di una squadra e scala posizioni in classifica, il Viareggio anticipa il Carnevale. I tifosi tornano a sorridere. E’ l’alba di un nuovo giorno.

Prima del fischio di inizio in tribuna c’è chi comincia a tirar fuori taccuino, classifiche e calcolatrice: se il Perugia e il Benevento non vincono e noi battiamo il Viareggio siamo a due punti dal settimo posto… Che tristezza!

Nel Viareggio il numero 8 si chiama Pizza. Bogliacino e compagni iniziano a preoccuparsi. Ma Zigoni allontana subito i primi timori: prima uno squillo al 3° volo (il portiere ospite allunga i piedi come il mitico Garella) e poi la zampata vincente al 9°. Uno a zero. Eppure tra i tifosi serpeggia ancora qualche dubbio: ma chi c’è in regia? “Tinto Brass“, risponde un abbonato caliente.

Ferreira Pinto prova a scrollarsi un po’ di ruggine e a sgroppare sulla fascia come ai tempi belli. I toscani s’incazzano: due gialli in tre minuti. Al 30° Bogliacino arriva a botta sicura ma colpisce un ultrà della Nord e si becca un daspo: non potrà assistere al prossimo derby tra Pro Patria e Juventina Lecce.

imageZigoni sembra Paolo Rossi: al 42° si avventa su un pallone vagante e lo spedisce in porta. Il primo tempo si chiude con una discesa di Parfait che salta gli avversari come Alberto Tomba, ma inforca l’ultimo paletto.

Sono passati 3 minuti quando Doumbia sale in sella alla sua Kawasaki e sgomma sulla destra, ma fa il solletico al portiere toscano. A centrocampo Papini sembra un cagnaccio del Bronx: muso duro e legnate a chi gli capita a tiro. All’8° Lopez si avventa come una furia sul pallone e spaventa Falasco: autogol! Notte fonda per il Viareggio.

Minuto 17: entra Sales con la maglia numero 17: gelo al “Via del Mare” interrotto da uno stucchevole rumore di sottofondo, ma molto sotto: una “grattatio pallorum” che come un’ola passa dalla Est alla Nord per finire alla Centrale. Sales è già nella storia: è l’unico giocatore che ha messo d’accordo tutti i tifosi giallorossi. Intanto Doumbia balla la samba e sfodera un nuovo “colpo”: lo stop di giugulare.

Gli ultrà si scatenano contro il Pd: “No alla tessera, no alla tessera…”. Riecco Rullo con un gioco di prestigio fa fuori il suo avversario, ma scambia Ferreira Pinto per Pinardi: palla persa.

Discesa sulla destra di Sales, zavorrato dalla bara in ciliegio: niente da fare. Zigoni fa una piroetta e si incarta. Addio tripletta. Ma va bene così. Applausi a Luca(relli) ed al nuovo Lecce uscito dall’Inferno. La strada verso il Paradiso è ancora lunga.

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