LECCE (di Massimiliano Cassone) – I record esistono per essere battuti, superati, stralciati e la Roma di Rudi Garcia ha polverizzato, con la vittoria contro il Chievo Verona, quello delle nove vittorie consecutive, portando a 30 punti il suo bottino in 10 gare. E anche gli avversari (sportivi) cantano “Quanto sei bella Roma”.

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Rudi Garcia, foto fonte web

La società capitolina nel 2010 iniziò il percorso verso la cessione al gruppo statunitense guidato prima da Thomas Di Benedetto e poi da James Pallotta. A fine campionato 2010-’11, la Roma si “americanizzò” (dopo aver firmato la cessione con un contratto preliminare in aprile) ma, ciò nonostante, i risultati hanno tardato ad arrivare e solo ora, dopo tanti acquisti e tanta pazienza, con Rudi Garcia in panchina il gioco scivola veloce e spettacolare e la squadra è lì, sul monte più alto e mai nessuno ha collezionato 30 punti in 10 gare. Chapeau

I progetti hanno bisogno di tempo per concretizzare la propria essenza.

Dal rosso porpora e il giallo sole dei romani, passiamo al rosso “fuoco” e al giallo sole della nostra terra.

Il Lecce si è allenato a Squinzano a porte chiuse questa mattina per preparare al meglio la sfida interna contro l’Esperia Viareggio del neo mister Cristiano Lucarelli.

I giallorossi scenderanno in campo per cercare la prima vittoria casalinga della stagione, giocheranno col coltello tra i denti per dimostrare che sono ciò che nella prima fase non hanno dimostrato, lotteranno per scalare posizioni nella classifica in cui occupano un posto non consono alla propria storia.

Torna a disposizione Miccoli, c’è Bogliacino e la curiosità di vedere come mister Lerda riuscirà a farli giocare insieme, “mungendo” dal loro talento il meglio, è tantissima.

Tornando indietro, rimarchiamo il concetto “progetto”. Il Lecce in negativo, quest’anno, ha stupito tanto, detto questo però con l’onestà intellettuale e l’occhio attento che ci contraddistingue dobbiamo, ancor prima di criticare (anche se in modo costruttivo), riconoscere che questo è il primo anno vero della gestione Tesoro; l’anno scorso gli imprenditori originari di Spinazzola presero una squadra in B, si ritrovarono in C per la storia che tutti conosciamo, ereditando tante situazioni strane; poi hanno fatto errori che sono culminati, insieme agli orrori commessi dai calciatori, nella mancata promozione in B di giungo. A questo è seguito il reset, con 22 calciatori nuovi, con Moriero e Morello che si sono bruciati sulle ceneri del fallimento dell’anno prima per il semplice motivo che un progetto nuovo ha bisogno di tempo, molto tempo, a volte anni. Nel calcio non s’improvvisa nulla e si fa “tesoro” (non il presidente…) degli errori per crescere.

Ora c’è Lerda ed i 22 nuovi iniziano a diventare un vero gruppo, la strada sembra in discesa… ma ovunque porterà questa discesa, speriamo in serie B, tutti dovrebbero ricordare che è anche il Lecce di Moriero e di Morello immolati sull’altare del tempo, pagando troppo presto per tutti.

Un progetto per dare i suoi frutti ha bisogno di tanto tempo e tanta pazienza.

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