LECCE – Gianmarco Zigoni, classe ’91, arrivato al Lecce in prestito dal Milan, dopo l’esordio quasi anonimo contro il Santhià, domenica sera a Terni ha spianato con una doppietta la strada della vittoria ai giallorossi, permettendo la vera impresa della giornata alla compagine allenata da Moriero.

Due gol da vero attaccante, entrambi alla Inzaghi, il calciatore a cui subentrò il 28 marzo 2010 in Milan-Lazio esordendo così in serie A.

All’epoca, sembrò un vero e proprio passaggio di consegne, poi il ragazzo si è perso un po’ e tenta ora di rilanciarsi in quel di Lecce, piazza importante e calda pronta a coccolare i suoi calciatori.

Al Comunale di Squinzano, alla ripresa dei lavori in vista della gara di Tim Cup di sabato sera al “Tardini” contro il Parma, si è presentato in sala stampa.

Ha cominciato parlando proprio della grande partita con la Ternana: «Non me lo aspettavo di segnare una doppietta; ho giocato una buona partita, spero di farne altre così. Ciò che contava veramente era vincere e passare il turno; sono felicissimo per come è finita la gara. Contro il Santhià non ero al top, con la Ternana mi sentivo meglio ed effettivamente ho dato di più».

Poi ha parlato di mister Moriero e dei compagni: «Possiamo ancora migliorare. Stiamo seguendo le direttive del mister; a me ha chiesto un determinato tipo di lavoro, cioè, di fare le due fasi, difensiva e offensiva e non mi reca fastidio accontentarlo. La stella della squadra  è Miccoli, lui è l’arma in più del Lecce. La maglia la sente addosso e trasmette positività, noi ascolteremo quello che ci dirà. Poi, giocare con lui è bello perché ti mette sempre in condizione di fare gol, diventa tutto più semplice, è un grande campione. Bogliacino infonde sicurezza alla squadra, è un uomo di grande esperienza, si vede che ha fatto la serie A. Siamo un bel gruppo, ci sono Perucchini, Beretta con cui ho già giocato e Vinetot  che conosco bene, a parte i già citati Miccoli e Bogliacino che non hanno bisogno ulteriore di menzione».

Domenica sera c’è il Parma, una grande vetrina, nonché occasione: «Certamente giocare al ‘Tardini’ sarà bellissimo, una gara molto importante contro un avversario blasonato; cercheremo di fare del nostro meglio per passare il turno, anche se sarà difficilissimo».

Il Lecce è stato inserito nel girone B e lui lo conosce benissimo per averlo vinto l’anno scorso con l’Avellino: «Giocare al Sud è meglio che giocare al Nord, qui il calcio si vive in modo differente. Però i due gironi sono molto sbilanciati. C’è troppa disparità. Il nostro obiettivo è quello di vincere, lotteremo con 4 – 5 squadre fino alla fine».

Insieme a lui, alla corte di Moriero è arrivato anche Beretta, sempre scuola Milan, al momento non disponibile, con cui Zigoni si giocherà molto probabilmente il posto da titolare: «Il posto non è garantito da nessuna parte. Bisogna sudare per raggiungere il risultato».

Per ora, il buon Gianmarco può dire di aver fatto breccia nei cuori di tifosi e di aver scalato posizioni nella gerarchia dei titolari che mister Francesco Moriero sceglierà da qui all’ inizio del campionato il primo settembre.

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