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Filippo Perucchini

LECCE – Filippo Perucchini, portiere rivelazione dello scorso campionato di Lega Pro con la maglia del Como, è arrivato a Lecce in prestito via Milan. 22 anni il 6 ottobre, svetta in porta dall’alto dei suoi 191 cm di altezza. Si è presentato in Sala Stampa, oggi, al Via del Mare e ha “chiacchierato” con i giornalisti della sua scelta, di sé stesso e della prossima gara a Terni.

È un ragazzo umile con la testa sulle spalle, l’anno scorso arrivò a Como per fare il dodicesimo ma con impegno e capo chino scalò la testa della prima squadra e si ritrovò inamovibile numero uno:

«A Como, nella passata stagione, ero partito dietro Paolucci, poi ho avuto la possibilità di conquistarmi il posto da titolare e non l’ho più perso diventando addirittura il capitano di quella squadra quando non c’era Ardito, perché la fascia era sua».

Orgoglioso di essere a Lecce e in modo fiero dice: «La maglia giallorossa? Sono a Lecce per la piazza che con questa categoria non ha nulla a che vedere.  Appena ho saputo del Lecce ho accettato subito, non ci ho messo nemmeno un minuto a decidere (sorride, ndr). Per me sarà stimolante, ci sono tutti i presupposti per fare bene e puntare a qualcosa di importante. Avevo anche altre richieste, ma non appena il mio procuratore mi ha informato della possibilità di venire a Lecce per me la scelta era già il sì. È un orgoglio sapere che il Lecce ha voluto puntare su di me ed è uno stimolo in più per dare il 100% a questa piazza che è da serie A».

Consapevole di essere giovane e di avere tanta strada da fare, senza paura ma in modo umile asserisce: «A 22 anni devo migliorare in tante cose, un portiere non è completo neanche a 30 anni. Una mia caratteristica è quella di coprire bene lo spazio della porta, mi piace attaccare la palla. Qui a Lecce ho trovato un preparatore, Raffaele Di Fusco, che è molto bravo e preparato, per cui con il lavoro di ogni giorno si può migliorare, andando a limare i miei difetti. Mi piace perfezionarmi sempre e poi con il mister mi trovo a meraviglia. A quale portiere mi ispiro? Come modello guardo a Christian Abbiati, ho avuto anche il piacere di conoscerlo e di allenarmi seppure per un breve periodo con lui al Milan».

Poi guarda al campionato e alla condizione odierna della sua squadra: «A livello di squadra, siamo già una buona squadra; è normale che in questo momento siamo in preparazione per cui ci sono ancora da affinare tante cose. L’organico è forte ma siamo nel periodo della preparazione con un mercato che chiude il 2 settembre. Possiamo ancora migliorare tanto e o faremo».

Intanto c’è la Ternana in Tim Cup:«La gara di domenica contro la Ternana sarà una gara difficile, ma noi andremo lì convinti di potercela giocare a viso aperto. A Terni andiamo a giocarcela senza paura».

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