P1110501LECCE (di Pierpaolo Sergio) – “Il mio Lecce sarà una squadra votata al lavoro ed al sacrificio. In un campionato difficile quale è la Lega Pro serve gente che abbia fame, voglia soffrire ed esca dal campo con la maglia sudata“. Checco Moriero parla così nella prima volta da allenatore ufficiale dell’U.S. Lecce. Il neo-tecnico giallorosso ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del “Via del Mare” accanto al Direttore Generale del club di via Templari, Antonio Tesoro ed ha subito fatto intendere come immagina il suo Lecce.

Conosco bene l’ambiente e so cos’è accaduto l’anno scorso, ma non intendo più parlare del passato di episodi sgradevoli. Con la famiglia Tesoro ci siamo intesi fin dal primo momento e posso assicurare che hanno la stessa voglia di riscatto e fame di successi che ho pure io. Ho seguito molto il Lecce nello scorso torneo e confesso che a me, come ad ogni allenatore, piacerebbe allenare gente forte, ma in Lega Pro non bastano solo i nomi, o il blasone: serve essere agonisticamente cattivi e lottare per vincere in ogni partita. In questo mi rispecchio nel mio vecchio maestro Carletto Mazzone, il primo che mi ha chiamato per farmi l’in bocca al lupo ed a cui mi ispiro tatticamente“.

Le mie squadre possono giocare con vari moduli: il 4-2-3-1, il 4-4-2 o il 4-3-3, ma sono situazioni che si legano ai calciatori che avrò a disposizione”. Moriero non vuol parlare di mercato, ma ammette che parlerà con la società per capire se qualche elemento della vecchia ‘rosa’ possa fare al caso del Lecce. Il DG Tesoro non fa una piega e dichiara: “Faremo il possibile e pure l’impossibile per far piazza pulita. La bastonata nei denti che abbiamo preso nella passata stagione è dura da digerire e si ripercuote anche sul settore giovanile giallorosso, in cui chi potrà fare il salto in prima squadra sarà aggregato, mentre per chi dovrebbe affrontare un altra annata nella formazione Berretti si vedrà che sistemazione trovare per non impedire a elementi validi di crescere tecnicamente“.

Lo staff tecnico di cui potrà disporre il nuovo mister vedrà come suo vice l’amico fraterno Sandro Morello, già allenatore dei Giovanissimi del Lecce, preparatore dei portieri resterà Raffaele Di Fusco, mentre come preparatore atletico pare fattibile l’arrivo di Donatelo Matarangolo, già con Moriero lo scorso anno al Grosseto.

Novità anche sulla sede del ritiro precampionato: il Lecce lo sosterrà in due fasi. La prima, dal 14 al 28 luglio, sarà nelle Marche, a Montecopiolo, comune a poco meno di 1000 metri d’altitudine e poco più di 1000 abitanti in provincia di Pesaro Urbino, località scelta un po’ anche scaramanticamente per aver ospitato l’anno scorso il Trapani. La seconda fase durerà una settimana, ma la località è ancora da dedicidere, anche perchè legata alla prima sfida di Coppa Italia (Tim Cup) che i giallorossi disputeranno il prossimo 4 agosto.

Una cosa è però certa, ossia la voglia pazza che Checco Moriero ha già di cominciare a mettersi al lavoro per creare il suo Lecce, il coronamento di un sogno iniziato da ragazzino e che ancora oggi, da uomo maturo, può cullare. Ma non è un sogno ad occhi aperti, il Lecce da oggi è di nuovo la casa dell’ex ragazzino prodigio lanciato dal presidente Franco Jurlano e scoperto da Mimmo Cataldo.

In bocca al lupo, mister!

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